Vaccini: sindacato Cc, riconoscere causa servizio per danni
Lettera aperta a Governo e Parlamento in vista obbligo
BOLOGNA
(ANSA) – BOLOGNA, 29 NOV – In vista dell’obbligatorietà del
vaccino per le forze dell’ordine, che scatterà dal 15 dicembre,
il Nuovo Sindacato Carabinieri (Nsc), con il segretario generale
Massimiliano Zetti, chiede ai parlamentari di presentare un
emendamento per introdurre un automatismo tra reazione avversa
al vaccino e il riconoscimento della causa di servizio. “La
evidente discrasia tra obbligatorietà di un trattamento
sanitario, quale il vaccino, ed il previsto consenso informato –
scrive il sindacato – che renderebbe il vaccinando, a seguito
delle informazioni ricevute, libero di decidere se aderire o
meno al trattamento, scelta invero esclusa nell’ipotesi di
obbligatorietà, non può diventare una sorta di permesso e supina
accettazione, da parte del militare, di eventuali nefaste
conseguenze e reazioni avverse provocate dal vaccino”,
sottolinea Nsc.
Secondo il sindacato, infatti, apparirebbe senz’altro più in
linea con il sistema normativo vigente riconoscere quale
eventuale causa di servizio “la malattia, l’infermità fisica e/o
psichica conseguenza del trattamento sanitario, e delle
eventuali reazioni avverse, evento non raro seguendo quanto
indicato negli ultimi rapporti dell’Aifa”. L’adeguamento
normativo, ribadisce ancora il sindacato, potrebbe essere
proposto “in sede di conversione del decreto legge 26 novembre
2021 n.172, con apposito emendamento, e ci appelliamo, per
questo, ai Deputati Alberto Pagani, Salvatore Deidda della
Commissione Difesa e alla senatrice Angela Bruna Piarulli”.
(ANSA).
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