Il Nuovo Sindacato Carabinieri è impegnato in tutta Italia nella raccolta di firme per la presentazione di una proposta di Legge di iniziativa popolare per superare l’atto dovuto e proteggere chi ci protegge.
Le linee guida e d’azione di NSC sono tre:
- l’attuale atto dovuto penalizza ingiustamente le Forze di Polizia : un operatore, pur agendo legittimamente, finisce immediatamente indagato, subendo danni economici e di carriera;
- la proposta di Legge popolare corregge il bug del problema con tutele concrete: carriera sbloccata e spese legali coperte da un fondo nazionale;
- Non è un favore, ma un atto di giustizia e sicurezza nazionale: la firma dei cittadini è l’unica via per portare la voce della base in Parlamento.
Pertanto, la proposta di Legge di iniziativa popolare è propedeutica all’istituzione di un fondo nazionale ad hoc per coprire le spese legali e di consulenza, per percorsi di sostegno dedicati e legittimazione della figura come risorsa, per la sospensione automatica di effetti disciplinari e di carriera fino a sentenza definitiva, per il riconoscimento della presunzione di legittimità delle azioni del personale in divisa.
“La nostra presenza nei gazebo – afferma Michele Capece, segretario generale vicario del Nuovo Sindacato Carabinieri – ha un duplice scopo fondamentale: ottenere le cinquantamila firme necessarie alla presentazione della proposta di Legge di iniziativa popolare e rafforzare la casa sindacale”.
Primo esempio concreto: il Decreto Sicurezza prevede un fondo di sostegno fino a diecimila euro; in caso di processo complesso, con più periti e gradi di giudizio, si tratta di una cifra spesso insufficiente.
Inoltre, il fondo è erogato solo dopo la relazione del Comandante di Corpo e il parere favorevole dell’Avvocatura dello Stato, introducendo un filtro burocratico e discrezionale.
La proposta di Legge di NSC, invece, prevede che il fondo nazionale abbia una dotazione finanziaria adeguata a coprire integralmente tutte le spese legali, le perizie e le consulenze, eliminando il tetto massimo e gli oneri economici sul singolo operatore.
Secondo esempio concreto: il Decreto Sicurezza non tocca minimamente la questione più grave, la pregiudiziale penale.
L’iscrizione nel registro degli indagati, anche per un atto dovuto, continua a bloccare promozioni, trasferimenti e progressioni di carriera per anni.
La proposta di Legge di NSC introduce la sterilizzazione degli effetti amministrativi: la carriera, gli scatti di anzianità e i concorsi non vengono bloccati in attesa di sentenza definitiva.
La raccolta di firme a sostegno della dignità dei carabinieri e delle Forze dell’Ordine, per un Paese più sicuro dove chi tutela è a sua volta tutelato, farà tappa a Gubbio in provincia di Perugia, sabato 13 dicembre dalle 10:00 alle 20:00: la mattina, in piazza Bosone e, nel pomeriggio, sotto le Logge dei Tiratori.
L’iniziativa a Gubbio è organizzata dalla Segreteria Provinciale del Nuovo Sindacato Carabinieri, nelle persone dei segretari provinciali Gian Matteo Losio e Mario Salvatore Russo.
Tutti i cittadini possono firmare.
Per informazioni, https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/5000003
La Segreteria Provinciale di Perugia del Nuovo Sindacato Carabinieri