Militari morti nell’incidente sulla Statale 100, il segretario generale provinciale di NSC Taranto Vincenzo Giandomenico : “Vicini alle famiglie dei colleghi”

“Siamo profondamente addolorati e vicini alle famiglie dei colleghi dell’Esercito e del civile rimasti uccisi nel terribile incidente stradale avvenuto ieri sera sulla Strada Statale 100”: a esprimere commozione e partecipazione  è Vincenzo Giandomenico, segretario generale provinciale del Nuovo Sindacato Carabinieri di Taranto.
“Una notizia – afferma – che non avremmo mai voluto apprendere e che ci lascia sgomenti».
“I colleghi Cosimo Aloia, Alberto Battafarano e Domenico Ruggiero – spiega – stavano rientrando a casa dai loro affetti dopo una giornata di lavoro, come avviene per tanti militari spesso costretti a macinare chilometri per ricongiungersi alle loro famiglie”.
“A nome del Nuovo Sindacato Carabinieri – conclude il segretario  – esprimo il nostro più profondo cordoglio ai familiari, ai genitori, alle mogli e ai figli di questi servitori dello Stato, ringraziandoli per ciò che hanno fatto per il nostro Paese”.

 

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FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri