CPR di Torino, l’intervento di NSC

Il tema della sicurezza degli operatori di polizia è nuovamente balzato al centro dell’attenzione del NSC. In particolare, un grave episodio avvenuto ieri, presso il Centro di Permanenza e Rimpatrio di Torino, ha interessato colleghi in servizio. NSC ha da tempo raccolto segnalazioni da parte di appartenenti all’Arma, che nel corso di tale specifico servizio, vengono sistematicamente fatti oggetto di insulti e provocazioni, se non di vere e proprie aggressioni.Proprio nella mattinata di ieri, secondo informazioni direttamente raccolte dalla nostra Segreteria, nel corso dell’ennesima rissa fra due ospiti del Centro, armatisi di coltelli rudimentali in plastica, autocostruiti riciclando le posate fornite dalla struttura per la consumazione dei pasti, un collega, al quale estendiamo i nostri migliori auguri per una pronta guarigione e tutta la nostra solidarietà, è stato ferito alle costole.Gli esiti di tale episodio potevano essere differenti e ben più gravi se non fosse stato per l’elevato livello di professionalità dell’esiguo numero di operatori dell’Arma presenti, che ha saputo, nonostante la situazione di inferiorità numerica, mediare e ricondurre alla calma gli occupanti del Centro che, avevano creato una situazione critica di ordine pubblico all’interno della struttura.NSC sostiene da tempo come questo specifico servizio, sia svolto con un numero di persone inadeguato a fronteggiare situazioni di rischio potenziale, esponendo i nostri colleghi a minacce che dovrebbero essere prevenute dall’ impiego di un numero di operatori adeguato, nonché da interventi su strutture e logistica interna atta a stemperare i livelli di stress psicofisico degli operatori e degli ospiti. E’ forse giunto il tempo di rivedere modalità e regole di impiego del personale dell’Arma in questo Servizio, o è necessario attendere che qualche altro collega sia ancora più gravemente aggredito?

La Segreteria Regionale NSC del Piemonte e V.A.

IN PRIMO PIANO

FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri