NSC Veneto si muove per il benessere del personale! Richiesta attivazione servizio navetta

I servizi pubblici delle principali città del Veneto a vocazione turistica comportano, spesso, disagi per i militari che vi lavorano ed in particolare per quelli di Venezia. Il grande flusso di visitatori della città lagunare, stimato in circa 25/30 milioni l’anno, sommato alle condizioni meteo-marine spesso avverse (soprattutto nelle stagioni fredde) caratterizzate da fenomeni quali la nebbia e l’acqua alta, fanno si che i Carabinieri per raggiungere le sedi di appartenenza spesso impieghino più di un’ora – stessa sorte per il ritorno a casa.

Per tali ragioni la Segreteria Provinciale della Città Metropolitana di Venezia del Nuovo Sindacato Carabinieri, attese le segnalazioni dei propri iscritti effettivi nei Comandi dislocati a Venezia, nonché le difficoltà connesse degli stessi ad ottenere un trasferimento nella terraferma, a causa della fortissima carenza organica, ha proposto, al pari di quanto già previsto in altri Comandi, di istituire un servizio c.d. di “navetta” che consenta da un lato di favorire il benessere del personale (riducendo lo stress connesso al trasporto) e dall’altro di garantire il rispetto degli orari di servizio spesso “fluttuanti” a causa dei ritardi legati al trasporto.

IN PRIMO PIANO

FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.