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Nsc Friuli V.G.: “Bodycam corretta risposta alle esigenze attuali”

Di sicurezza sui luoghi di lavoro e del personale si è parlato – mai troppo – in molte sedi. Con le nuove tecnologie messe a punto l’Arma ha fatto passi da gigante, magari in ritardo rispetto ad altri Corpi, ma comunque li ha fatti. I taser sono l’ultima di queste innovazioni tese a garantire la sicurezza degli operatori. Come le tanto discusse, ma fondamentali, bodycam. Già le bodycam, strumento utilissimo per salvaguardare la propria e l’altrui sicurezza, per non lasciare adito a controversie che in troppe circostanze hanno visto coinvolti gli operatori chiamati ad intervenire. Le bodycam sono la corretta risposta ad esigenze attuali, nelle more di quella innovazioni utili e pratiche per il personale. Non si può utilizzare il proprio telefono per riprendere situazioni di pericolo per gli operanti poiché, comunque, si dovrebbe impiegare almeno una mano per farlo: questo implicherebbe la scarsa sicurezza per l’operatore che verrebbe di fatto minata dall’impossibilità di poter utilizzare entrambe le mani sia per salvaguardare l’incolumità altrui sia la propria. Ora appare come una beffa ciò che è stato detto, e ribadito più volte durante una riunione dal Comandante della Compagnia di Tolmezzo: non si possono utilizzare bodycam acquistate dal personale ma eventualmente i propri telefoni per riprendere. Non si capisce quale sia la ratio (problemi di privacy? La cosa avverrebbe anche i propri telefoni) né tantomeno come possa essere garantita la sicurezza del personale operante. La bodycam, largamente utilizzata dalle forze di polizia nel mondo, ha lo scopo proprio di assicurare un diretto riscontro di quello che accade e di porre l’accento proprio a quella tanto sbandierata sicurezza operativa. Non si comprende, pertanto, perché se un militare acquista una bodycam non può utilizzarla mentre il proprio cellulare, con tutte le difficoltà connesse, gli è consentito. Sarebbe anche tempo che non si facessero differenze di Reparti: le Stazioni operano e sopperiscono alle mancanze croniche di molte Radiomobili. Oppure le Stazioni, come sempre, sono da considerarsi di serie B? Vogliamo che la sicurezza dell’operatore sia messa al primo posto e l’affermare cose diverse è da considerarsi come l’ennesimo passo indietro, una polemica sterile ed inutile che non comporta altro che lo svilimento del lavoro quotidiano di tutti i Carabinieri.

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Sulla scorta delle esperienze maturate sul campo nell’affiancamento dei nostri iscritti, il Nuovo Sindacato Carabinieri ha deciso di adottare un modello innovativo, pensato per superare le criticità riscontrate nei sistemi tradizionali.

Abbiamo scelto di evitare le limitazioni tipiche delle assicurazioni o delle società esterne, come lungaggini burocratiche e anticipo delle spese da parte dell’iscritto, a favore di un sistema diretto, competente e operativo in tutta Italia.

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🗓 DATE
Il corso si svolgerà in tutti i week end👇🏻
Inizio corso: 21-22 novembre 2025
Fine corso: 12-13 dicembre 2025

⏰ORARI
Venerdì: dalle 15.00 alle 19.00
Sabato: dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30

🖥 DOVE
Comodamente da piattaforma Zoom

📁 𝗜𝗹 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗲̀ 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗮 𝗺𝗮𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮!

🔊 𝗖𝗢𝗥𝗦𝗢 𝗘𝗗 𝗘𝗦𝗔𝗠𝗘 𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗘 𝗚𝗥𝗔𝗧𝗨𝗜𝗧𝗜 𝗣𝗘𝗥 𝗚𝗟𝗜 𝗜𝗦𝗖𝗥𝗜𝗧𝗧𝗜 𝗡𝗦𝗖
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“Superamento dell’atto dovuto”, il Nuovo Sindacato Carabinieri deposita in Cassazione una proposta di Legge di iniziativa popolare

Un momento storico per la tutela del personale in divisa e per l’intero Comparto Sicurezza e Difesa.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri annuncia il deposito ufficiale, avvenuto venerdì 19 settembre, presso la Corte Suprema di Cassazione, della sua proposta di Legge di iniziativa popolare intitolata “Superamento dell’atto dovuto”.
La proposta è stata inserita nell’edizione della Gazzetta Ufficiale di sabato 20 settembre.

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