Un nuovo fatto di violenza coinvolge l’Arma pugliese e, nello specifico, Santeramo in Colle in provincia di Bari dove, nella serata di domenica 22 giugno, i carabinieri della locale Stazione sono stati costretti a ricorrere a tutte le loro energie per evitare di soccombere alla brutale aggressione a opera di due uomini di origine albanese.
I fatti si sono verificati nel centro del paese gremito da cittadini: numerose segnalazioni al 112 riferivano che un soggetto in evidente stato di agitazione, dopo aver bloccato il traffico, stava danneggiando un’auto parcheggiata.
All’arrivo dei militari, la situazione è rapidamente degenerata.
L’uomo, visibilmente alterato, si è scagliato contro i carabinieri con insulti e minacce.
Vani sono stati i tentativi di riportarlo alla calma e durante le concitate trattative uno dei militari è stato colpito con un violento pugno al volto.
A quel punto, gli operatori sono stati costretti a utilizzare il materiale in dotazione per affrontare e frenare la dirompente furia dell’uomo.
Un connazionale di quest’ultimo, intervenuto sul posto, invece di calmare l’amico si è scagliato contro i carabinieri, colpendoli anch’egli con schiaffi e pugni.
Solo l’arrivo dei rinforzi dalla Compagnia di Altamura ha permesso di immobilizzare i due individui, che sono stati condotti in Caserma e tratti in arresto per danneggiamento, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
“Il Nuovo Sindacato Carabinieri – dichiara Luca Specchia, segretario regionale di NSC Puglia e responsabile della Segreteria barese – considera fondamentale e basilare che gli operatori di Polizia, garanti della sicurezza pubblica, debbano essere messi nella condizione di operare in sicurezza e, cosa importante, sentirsi sicuri di potere attuare tutte le procedure necessarie ad assicurare il rispetto delle leggi”.
“NSC Puglia – prosegue il dirigente – ribadisce per l’ennesima volta che lo Stato Italiano deve garantire gli uomini in divisa attraverso pene più severe per chi si rende responsabile di simili atti di violenza”.
“Tutti gli operatori di Polizia – conclude – devono essere messi nella condizione di lavorare più serenamente, senza rimanere incastrati nell’inerzia delle leggi vigenti e in una burocrazia inadatta”.