Eletta la nuova segreteria nazionale a seguito del 1^ Congresso

Nuovo Sindacato Carabinieri: Eletta la nuova Segreteria Nazionale a seguito del 1° Congresso. “Una vittoria della democrazia l’elezione della nuova segreteria” -afferma il riconfermato Segretario Generale Massimiliano Zetti. – “Sono estremamente felice che dopo un vero e articolato congresso dove non è mancato un intenso confronto delle idee, oggi inizi un nuovo percorso che garantirá il rilancio della nostra azione sindacale. Una segreteria nazionale rinnovata nella sua quasi totalità che rappresenta il massimo equilibrio raggiunto. Facciamo tesoro degli errori fatti nel passato affinché non debbano ripetersi. Ai colleghi segretari nazionali uscenti porgo un caloroso e sentito ringraziamento per l’impegno dedicato in questi 4 anni trascorsi insieme. Ai nuovi segretari nazionali che mi hanno sostenuto per iniziare questa nuova avventura porgo un augurio di buon lavoro e faccio i miei complimenti per l’impegno e la determinazione nella costruzione del “Laboratorio delle idee”, il quale è risultato il programma vincente. Ringrazio i 130 delegati che hanno partecipato al, congresso mostrando un attaccamento vero alla nostra sigla sindacale. Questa la composizione della nuova segreteria nazionale: Segretario Generale Massimiliano Zetti, Segretario Generale aggiunto Michele Capece, Segretari nazionali: Antonio Parrella, Antonino Megna, Michele Fiore, Santino Piazza, Vincenzo Incampo, Igor Tullio, Nicola Magno, Irene Carpanese, Ilario Castello.

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FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri