Visita di NSC Lombardia nel Comasco. Un salto (indietro) nel tempo

A distanza di sette anni dalla storica sentenza della Corte Costituzionale che ha consentito la nascita dei sindacati e a tre anni dall’entrata in vigore della Legge che ne sancisce le competenze, è frustrante percepire un sentimento di “astio” nei confronti delle APCSM, ormai riconosciute organi indispensabili per il miglioramento della vita lavorativa dei carabinieri anche dallo stesso Comandante Generale

La Segreteria Regionale Lombardia di NSC, composta dal segretario generale Davide Modarelli, dal segretario regionale aggiunto vicario Luca Lasiepe, dal segretario generale provinciale di Como Alessandro Guccione e dal consigliere regionale Cosimo Cutino, si è recata in visita alla Compagnia di Cantù, in provincia di Como.
All’arrivo, il Comandante della Compagnia, Maggiore Christian Tapparo, e il Comandante della Stazione capoluogo, non erano in sede.
Il poco personale presente all’interno degli Uffici dimostrava – non ce ne vogliano – una ritrosia nei confronti delle Associazioni Sindacali che non si riscontrava da tempo.
Ogni proposta, ogni argomento e ogni idea venivano respinti come poco innovativi o difficilmente applicabili fino a sentir dire che “attualmente i Sindacati Militari sono totalmente inutili”: il pensiero, esternato da un militare della Compagnia, di certo non è condiviso dalla maggioranza dei carabinieri.
I rappresentanti sindacali si sono quindi spostati al Comando Stazione di Mozzate : anche in questo caso, il Comandante non era presente in sede ma l’accoglienza del Maresciallo in sottordine consentiva un confronto sereno con i delegati a cui venivano esternate alcune problematiche che verranno sottoposte al Comandante della Legione in sede di riunione.
In ultimo, la delegazione ha visitato la Stazione Carabinieri di Lurago d’Erba dove, immaginate un po’, anche qui il Comandante titolare era assente (sic!).
Il personale in servizio si dimostrava attento agli argomenti proposti e propenso alla sindacalizzazione (non si offendano i colleghi di Cantù).
Oggi, a distanza di sette anni dalla storica sentenza della Corte Costituzionale che ha consentito la nascita dei sindacati e a tre anni dall’entrata in vigore della Legge che ne sancisce le competenze, è frustrante percepire un tale, ci sia consentito dirlo, “astio” nei confronti delle APCSM, ormai riconosciute organi indispensabili per il miglioramento della vita lavorativa dei carabinieri anche dallo stesso Comandante Generale.

La Segreteria Regionale Lombardia del Nuovo Sindacato Carabinieri

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