Mentre risuonano ancora le riflessioni sulla Giornata Mondiale della Famiglia, celebrata lo scorso 15 maggio, una crescente ondata di indignazione serpeggia tra i carabinieri di tutta Italia.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia è in prima linea nel denunciare un trattamento percepito come iniquo e profondamente irrispettoso.
Sotto la lente d’ingrandimento finisce il sistema riservato ai militari dichiarati non idonei al servizio per motivi di salute e prossimi al transito nel ruolo civile.
La questione cruciale, che sta sollevando un coro di proteste in tutta la penisola, vede il Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia farsi portavoce del disagio per le modalità di assegnazione della sede lavorativa per il personale riformato.
Lungi dall’essere un riconoscimento per il servizio reso con abnegazione, questa fase cruciale del transito si sta trasformando per molti in un’imposizione unilaterale da parte dell’Amministrazione, basata unicamente su esigenze interne e ignorando le necessità personali, familiari e soprattutto sanitarie di militari che hanno spesso sacrificato la propria salute per il bene della collettività.
NSC PUGLIA: “CORTOCIRCUITO ETICO DA PARTE DELLO STATO VERSO CHI LO HA SERVITO CON ONORE”
“È inaccettabile e disumano che chi ha giurato fedeltà alla Repubblica e ha messo a rischio la propria vita per la sicurezza di tutti i cittadini – dichiara con fermezza la Segreteria Regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia – si ritrovi, in un momento di vulnerabilità dovuto a problemi di salute, privato anche della possibilità di pianificare serenamente il proprio futuro lavorativo e familiare: l’Amministrazione non può continuare a considerare questi servitori dello Stato come semplici numeri da spostare a piacimento”.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia pertanto stigmatizza come una “beffa” la possibilità di presentare una domanda di deroga, descrivendola come un percorso a ostacoli, carico di burocrazia e con un esito tutt’altro che scontato, rimesso al giudizio discrezionale dell’Amministrazione.
“Proprio mentre la società civile riflette sull’importanza dei legami familiari – sottolinea il Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia – assistiamo a un cortocircuito etico da parte dello Stato nei confronti di chi lo ha servito con onore”.
“Non si possono calpestare in questo modo – prosegue – i diritti e le esigenze di persone che hanno dato tanto al Paese”.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia si fa promotore di un appello che risuoni a livello nazionale: è necessario un cambio di passo radicale.
Si chiede con urgenza un tavolo tecnico per la revisione delle procedure di assegnazione delle sedi per il personale transitato al ruolo civile per motivi di salute, introducendo criteri che tengano realmente conto delle esigenze individuali e familiari, valorizzando il pregresso servizio e garantendo una transizione dignitosa e rispettosa.
“Non lasceremo soli questi colleghi e le loro famiglie – conclude con determinazione il Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia – perché la loro battaglia è la nostra battaglia e noi ci faremo portavoce delle loro istanze a tutti i livelli, affinché venga riconosciuta la dignità di chi ha servito lo Stato con onore: uniti, otterremo giustizia e un sistema che ponga al centro il rispetto per la persona e per il valore della famiglia”.