Lombardia

Milano, 15/10/2021: Il Nuovo Sindacato Carabinieri si è recato presso il Comando Legione Lombardia per l’ormai consueto incontro del personale. Lì, i Segretari sono stati accolti dal Gen. B. Andrea Taurelli Salimbeni che si è mostrato molto disponibile all’ascolto. Durante l’interlocuzione si è accennato all’attuale problematica relativa alla permanenza dei militari sprovvisti di Green Pass nelle “camerate”. Altro argomento è stato il governo del personale da parte di alcuni Comandanti di Stazione, relativamente alla pianificazione dei servizi, anche con orari spezzati e relativo straordinario. Questi ultimi, fattori molto influenti nella vita privata del Carabiniere.
Successivamente, presso il 3° Reggimento Lombardia, la delegazione, ha incontrato il personale presso la sala convegno dove ha avuto il piacere di effettuare un “break coffee” offerto da quel Comandante, Col. Rocco Italiano. Con il Col. Italiano e il Ten. Col. Nicola Melidonis, si è dialogato in maniera costruttiva, confermando l’ormai consolidata sinergia con il Nuovo Sindacato Carabinieri.
La delegazione era composta dal:

  • Massimiliano Zetti, Segretario Generale Nazionale
  • Paolo Idonia, Segretario Nazionale
  • Gaetano Gramaglia, Segretario Generale Regionale Aggiunto Lombardia
  • Ilario Castello, Segretario Generale Provinciale Milano
  • Davide Modarelli, Segretario Generale Provinciale Monza Brianza
  • Giorgio Carugati, Segretario Generale Provinciale Aggiunto Milano
  • Massimiliano Marcon, Vice Segretario Sezione Milano (3° Reggimento)
  • Giuseppe Turi, Vice Segretario Sezione Milano (3° Reggimento)
  • Gianni Lerario, Vice Segretario Sezione Milano (3° Reggimento)
  • Luca Lasiepe, Segretario Sezione Cassano d’Adda

IN PRIMO PIANO

FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri