La stagione dei conguagli fiscali ha scatenato l’ennesima ondata di profonda preoccupazione tra il personale dell’Arma. L’ultima busta paga di dicembre, con il suo prelievo fiscale massivo, non è solo un danno economico, ma la lampante dimostrazione di come la situazione stipendiale, già di per sé irrispettosa del sacrificio e dei vincoli operativi, sia strutturalmente precaria.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), per voce del Segretario Generale Vicario, Michele Capece, ha formalmente inviato una Piattaforma Propositiva Tecnica e Legislativa al Governo e alle Commissioni Parlamentari. Il messaggio è chiaro: esigiamo un intervento immediato per restituire stabilità e dignità economica all’intero Comparto.
L’anomalia del conguaglio: un problema a due facce
NSC ha analizzato decine di cedolini, confermando che il forte prelievo “shock” di dicembre colpisce in modo trasversale, ma con meccanismi diversi, a seconda della fascia di reddito. Entrambi i fenomeni sono inaccettabili e sintomo di un unico fallimento sistemico: l’instabilità stipendiale.
“Il problema del conguaglio è duplice e colpisce ogni collega, dalla qualifica iniziale al Sottufficiale,” dichiara Michele Capece. “Per chi si posiziona sui redditi più alti, il colpo è dovuto al recupero del Debito Residuale IRPEF: l’Amministrazione, avendo trattenuto troppo poco durante l’anno, è costretta a recuperare l’imposta all’aliquota marginale del 35% in un’unica rata. Per i colleghi delle qualifiche iniziali, in particolare quelli al limite della fascia di reddito, la beffa arriva con l’azzeramento in unica soluzione di eventuali bonus, che vanifica l’alleggerimento fiscale goduto mese per mese.”
In entrambi i casi, il risultato è lo stesso: una drastica e violenta riduzione del netto a pagare, concentrata in un periodo dell’anno già gravato dalle spese, e la dimostrazione che i nostri stipendi non sono in grado di assorbire né la progressività fiscale né le variazioni dell’imponibile. Il conguaglio non è un errore, ma la spia di un’instabilità economica cronica.
PIATTAFORMA PROPOSITIVA AL GOVERNO COME RISPOSTA DEL NUOVO SINDACATO CARABINIERI
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Per superare la precarietà del nostro stipendio e la crisi generata dai conguagli, NSC ha richiesto azioni urgenti, che non possono più essere ignorate:
1. Stop alla vessazione fiscale e stabilità economica
- Credito d’Imposta di Specificità (CIS): Istituzione di un CIS aggiuntivo e totalmente svincolato dal conguaglio annuale, per riconoscere il peculiare onere operativo e i vincoli di servizio che limitano la capacità di reddito del personale.
- Tetto legale al conguaglio: Richiesta di imporre per legge che l’importo totale delle trattenute da conguaglio fiscale non possa superare il limite di un quinto (1/5) dello stipendio netto, allineando il recupero ai limiti di pignorabilità per tutelare il minimo vitale.
2. Difesa della specificità e della pensione
- Soppressione articoli 42 e 43 DDL Bilancio: Emendamento immediato per bloccare l’innalzamento dell’età pensionabile, in quanto incompatibile con la necessità di prontezza operativa e l’usura del nostro servizio.
- Previdenza Complementare Dedicata: Istituzione di un fondo per compensare il calo del tasso di sostituzione e garantire un futuro previdenziale dignitoso.
3. Rispetto dei diritti acquisiti (TFS)
- Liquidazione immediata: Pagamento integrale del Trattamento di Fine Servizio (TFS) entro 90 giorni dal congedo.
- Clausola risarcitoria: Obbligo di applicare un tasso di interesse di mora automatico in caso di ritardi.
“L’efficienza del Corpo si basa sulla serenità economica del suo personale. Il Governo non deve trattare gli stipendi del Comparto come una variabile fiscale e intervenire subito sulla nostra Piattaforma,” conclude il Segretario Generale Vicario Michele Capece.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri invita tutti i colleghi a supportare la Piattaforma.