Servizi di OP. Nsc chiede mezzi ed equipaggiamenti idonei. La sicurezza prima di tutto

Il Dipartimento Organizzazione Mobile del Nuovo Sindacato Carabinieri NSC invita i Vertici delle Brigate Mobili a percorrere insieme questo ideale Tour, specchio della nostra realtà quotidiana. Ciò vissuto dagli uomini e professionisti (anche se ancora non riconosciuti ad hoc come specialisti) che fanno parte della Linea Mobile appunto.Gli argomenti in trattazione sono riferiti al benessere del personale con connotati inerenti alla sua sicurezza ed incolumità. Infatti :I veicoli di servizio sì auspica che siano sempre assegnati, soprattutto per servizi gravosi e chilometraggio impegnativo, affidandosi a mezzi più moderni rispetto ad alcuni ben vetusti in uso. Questi ultimi danno ormai ben poche garanzie di affidabilità lungo i tragitti affrontati ( vedasi i casi dei distaccamenti in Val di Susa), con rischi di sicurezza portati al limite. Non sì lesini quindi sull’impiego dei tanto pubblicizzati veicoli Grand Cherokee (anche se le Squadre OP necessiterebbero di veicoli “a passo lungo” per i propri impieghi e materiali al seguito) . Tali veicoli innovativi (e costosi) abbiano impieghi operativi e priorità rispetto all’utilizzo proprio dei comandanti o per le ispezioni gerarchiche.Numerosi iscritti segnalano, e lo abbiamo accertato, come i magazzini abbiano esiguo numero di caschi da ordine pubblico a disposizione per le naturali fasi di cambio e rinnovamento degli stessi (il riciclo va bene fino ad un certo punto visto l utilizzo personale). Tali materiali, attagliati perché siano efficaci, rappresentano una imprescindibile dotazione di sicurezza per operatori del nostro settore di intervento divenuto in Italia strategicamente prioritario.I controlli conseguenti sulle dotazioni filtri /maschera non li si dia per scontati. Allo stesso modo si censurino per sempre gli “scudi elastici”, pericolosi e dal pessimo feedback dagli operatori che li hanno, purtroppo, testati.Intanto gli antagonisti (di ogni ordine e specie) che affrontiamo continuano imperterriti a filmare ciò che fa loro più comodo. Ciò crea agli operatori di Op, ed a quelli in Divisa in genere, problematiche successive per dimostrare il proprio operato. I sistemi Bodycam tanto attesi ed autorizzati chiedono un esame di coscienza da parte di chi, allestendo i dispositivi C-CAM, deve ammettere che tale sistema ha già dimostrato, come segnalato dagli Operatori a suo tempo, gravi carenze. Con un ascolto da “minima spesa, massima resa” si chiede che le Body cam possano finalmente essere le stesse in dotazione ai Reparti Mobili Ps e già in uso persino alle squadre SOS dell’Arma. Servono meno effetti speciali e più sostanza e praticità per chi deve “difendersi” anche grazie a tale strumento. Le dotazioni Taser per i Team SOS, in primis e SIO/CIO divengono indispensabili al più presto. L’approvazione della Nuova Dottrina OP dell’Arma (attagliata alla Realtà ed in firma al Comando Generale dal gennaio 2021) intanto darebbe più tutele e sicurezze a chi opera.Sull’argomento cibo NSC, in ordine pubblico, ha da sempre puntato alla Qualità, in orari consoni e modalità adeguate di somministrazione (in mense, però, senza nemmeno un alito di aria condizionata attivata il cibarsi diviene momento poco “digerito” ).Indumenti degli operatori OP/Vigilanze /CIO?? Si invoca, ma ormai è risaputo, l autorizzazione alla vestizione della Maglietta tipo Polo Arma (vds precedenti comunicati NSC in merito ai motivi e modalità) ;” la calura terribile si avverte all’esterno e non in ufficio con l’aria condizionata” ( è il commento dei nostri famigliari sempre più allibiti al diniego).Al termine di questo ideale tour si ricorda che il personale spesso affronta numerose ore di servizio, anche lontano dal proprio reparto (compresi servizi /scorte notturne). Poiché per le stesse norme nazionali il massimo impiego orario “umano” previsto al lavoro è fissato a 13 ore, ecco che diviene indispensabile il pernotto in loco. Sulle condizioni di salute e sicurezza non si transige. Mai e poi mai debba nuovamente accadere quanto occorso il 9 giugno 2014, ore 0745, allorquando un mezzo con squadra op del 4 Btg Mestre si ribalto’ in autostrada A4, nel Bresciano, con 10 colleghi feriti di cui due trasportati d’urgenza in codice rosso e mezzo distrutto. Il colpo di sonno, dopo tutte queste ore, non può dirsi imprevedibile. Il secondo autista?? Non certo chi, durante il servizio operativo, è rimasto schierato “a terra” con la squadra.In conclusione questo Dipartimento Linea Mobile del NSC, qualificato e competente su materie che vive ogni giorno, si mette a disposizione dei Vertici per il confronto auspicato.Confronto su argomenti basilari che, se realizzato, migliorerà il benessere, sicurezza, incolumità dei colleghi che si rappresentano ma non solo. Confronto che diviene, in automatico, ottimizzazione anche della stessa Istituzione (in efficienza ed immagine) dalla quale si dipende ed a favore del Cittadino per il quale si lavora. Perché quando le idee scarseggiano, copiare od ascoltare gli Altri, non è lesa maestà.

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