Nsc Toscana. La famiglia cresce

L’organigramma della Segreteria Regionale NSC Toscana si fortifica con altre due tessere nel quadro dirigenziale: Stefano Quattrocchi quale segretario della Sezione di Piombino (LI) e Christian Gallo come vice Segretario della Sezione di Portoferraio (LI) nell’Isola dell’Elba.

Ambedue marescialli capi dell’Arma dei Carabinieri confermano la positiva tendenza che vede un interesse crescente da parte di chi svolge il ruolo di comandante visto che Stefano Quattrocchi è il Comandante della Stazione Carabinieri di Sassetta (LI) mentre Christian Gallo comanda L’Aliquota Radiomobile di Portoferraio (LI)

La Toscana sta diventando un punto di forza della NSC con un incremento di iscrizioni all’alba dell’approvazione del disegno di Legge sui Sindacati Militari e una visibile  fiducia accordata nei confronti del Sindacato che ogni giorno, con i vari dirigenti sul campo, aiuta concretamente i suoi iscritti per ogni problema che viene a loro posto. La Segreteria Regionale NSC Toscana non si ferma nemmeno nell’organizzare convegni su argomenti basilari come quello sui fenomeni dei suicidi delle Forze dell’Ordine, tematica molto a cuore della NSC, effettuata il 27 novembre scorso. Infatti il 14 maggio 2022, nella splendida cornice del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno, si terrà il convegno dal titolo “Il Mobbing nelle Forze dell’Ordine-Analisi e Prevenzione”.

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FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri