QUANDO LA DISABILITÀ PUÒ DIVENTARESTRUMENTO DI VESSAZIONE?

 

Non sembra vero se consideriamo che oggi tutto si muove, almeno a parole, sul politically correct.

Accade nel comune di San Marcello Piteglio, ai più sconosciuto, ma che sembra essere teatro di una quantomeno singolare storia.

Il racconto che ha dell’incredibile vede, come protagonistapassivo un servitore dello Stato e i suoi diretti superiori i quali (così si è appreso) hanno ratificato un avviso di avvio di procedimento disciplinare sul suo conto poiché reo di aver assistito la sua compagna invalida al 100%.

Ovviamente ci siamo chiesti quali e quante siano state le sue gravi mancanze”, ma tutto ha perso il suo senso quando si è appreso che il militare (figlio dell’ Arma da quattro generazioni) riceverà il saluto di commiato dal Comandante della Legione Carabinieri Toscana in occasione del suo congedo.

Avete capito bene. Un procedimento sanzionatorio di Corpo, a meno di un anno dal congedo e dopo anni di dedizione e sacrificio, solo per aver assistito la sua compagna disabile.

Chi è causa del suo male pianga se stesso dicevano i nonni ma….. qui i nonni possiamo metterli da parte perché, riconosciuta la loro proverbiale saggezza, anche loro rabbrividirebberonell’apprendere che il “reato non commesso” è quello di abbandono di minore o incapaci (art.591 C.P.).

L’uomo infatti a causa della disabilità della compagna (come vi abbiamo all’inizio detto) a fronte di un alloggio di servizio non idoneo e pieno di barriere architettoniche (mai sanate) si sarebbe reso responsabile di una serie di violazioni al TUROM “abbandonando arbitrariamente” l’alloggio di servizio in luogo di una nuova casa, acquistata a sue spese per cercare di dare una vita il più dignitosa possibile alla propria compagna, tenuto conto che,anche in questo caso, non solo ha pensato alla sua famiglia ma anche alla sua amministrazione trovandola a meno di tre chilometri di distanza dalla sede d’impiego così da poter essere prontamente reperibile in caso di necessità e urgenza.

Nsc Toscana esprime un forte rammarico e, dispiaciuta per l’evolversi della situazione, si chiede se così tante energie potevano essere meglio impiegate al servizio del cittadino così come le risorse economiche, ravvedendo in questo tristissimo contesto anche un danno erariale che ne scaturirà dall’instaurando procedimento disciplinare.

LA SEGRETERIA REGIONALE NSC TOSCANA

 

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