NSC VENETO: DIS – ORDINE PUBBLICO

Situazione insostenibile per gli Operatori dell’Ordine e Sicurezza Pubblica quasi al collasso per forza organica e per impegno psico fisico richiesto; assai preoccupante anche la situazione dei mezzi e della loro efficienza. Mezzi usurati e migliaia di chilometri all’attivo. Ne va della sicurezza del personale che quotidianamente gioca alla Roulette Russa svolgendo il servizio con dei mezzi che non promettono di riportarli a casa sani e salvi. Così il Segretario Provinciale Aggiunto di Venezia Massimo Salciccioli, responsabile per la Sezione del 4°Battaglione Veneto, pone all’attenzione della scala gerarchica la tragica situazione di questo settore d’élite dell’Arma: con un prestigio riconosciuto nel mondo, ritengo che l’Organizzazione Mobile debba avere una considerazione migliore di quella che vive attualmente, e meritare il suo impiego “naturale – fisiologico”, proprio per il fatto che richiede uno sforzo psico-fisico eccezionale rispetto ad un ordinario reparto territoriale o ad un rilassato impiego d’ufficio. Poiché “Ad impossibilia nemo tenetur” (Nessuno è tenuto alle cose impossibili), è evidente che si fa il possibile per tirare avanti con le poche risorse disponibili in termini di personale mezzi.

Già questi uomini sono un facile bersaglio di ogni sfogo brutale che spazia dall’aggressività fisica a quella psicologica sul campo del servizio, se poi ci mettiamo il fatto che sono chiamati a sopportare servizi troppo spesso superiori alle 10 ore, con il tempo, tra l’uno e l’altro soltanto di dormire per poi ripartire l’indomani mattina presto per altri servizi fuori città, senza troppo spesso la possibilità di beneficiare della giornata di riposo settimanale, allora sì che i Reparti e l’efficienza del loro servizio, rischiano di essere compromessi e di non raggiungere gli obbiettivi prefissati, per il bene dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Gli uomini dell’Organizzazione Mobile, conclude Salciccioli, hanno un addestramento psicofisico adeguato alla loro funzione, ma non hanno certo un corpo fatto di bulloni e ingranaggi: anche loro hanno diritto di dedicare tempo in egual modo al lavoro, così come alla vita privata e familiare. Si auspica quindi che il Comando della Brigata Mobile, interessato in tal senso, possa collaborare con noi per individuare e per applicare le più idonee soluzioni a queste problematiche.

Il Segretario Provinciale Aggiunto di Venezia e referente per il 4° Battaglione Veneto,

Massimo Salciccioli

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