NSC Campania: “Perché l’Arma non dà il giusto risalto ai suoi uomini?”

Questa O.S. è qui a chiedersi come sia possibile che l’Arma non dia il giusto risalto mediatico e quindi non esprima il dovuto apprezzamento e compiacimento ai suoi uomini che tanto fanno per la comunità, senza mai risparmiarsi e senza mai indietreggiare dinanzi alle difficoltà. 

Dobbiamo intervenire per dare quella giusta gratificazione ai Carabinieri che molto spesso viene negata per sconosciuti motivi, pur essendo questa una delle più significative espressioni dell’azione di comando poiché la gratificazione morale dei militari, che si distinguono per condotta e risultati ottenuti, è uno strumento necessario per sostenerne il morale e la motivazione. 

Pura competenza professionale e alta capacità organizzativa da parte di due operatori della Centrale Operativa Carabinieri di Salerno e di due equipaggi della Sezione Rabiomobile. Sono le ore 4:15 del 21 maggio 2022, una telefonata al 112 annuncia l’intenzione di un estremo gesto. Un uomo, cinquantenne, minaccia il suicidio perché non riesce a parlare con la propria figlia di 11 anni. E’ una corsa contro il tempo, mentre un operatore continua la comunicazione con l’uomo si cerca di capire il luogo dove si trova, sono istanti, importanti. Il luogo c’e, due equipaggi della Sezione Radiomobile di Salerno vengono allertati, direzione Piazza Caduti di Brescia, nel frattempo vengono allertati anche i Vigili del Fuoco e i sanitari del 118.

L’uomo non c’e, bisogna comprendere subito, sono attimi quelli possono separare la vita dalla morte, in questo caso l’esperienza e la professionalità costruiscono risultati, il contatto telefonico non interrotto e le notizie assunte portano ad individuare la posizione dell’uomo. Un equipaggio parte a sirene spiegate, un’altra resta ferma, in questi casi si lavora di strategia. 

Finalmente l’uomo è raggiunto, ma all’arrivo dei militari grida di non avvicinarsi e si sporge in modo rischioso dal terrazzo di una palazzina a due piani minacciando di buttarsi. Si cerca il dialogo e di comprendere le motivazioni, l’uomo racconta l’inferno che attraversa, del desiderio di sentire quella figlia e così dopo alcune parole i Carabinieri lo mettono in contatto con la figlia tramite l’altra pattuglia rimasta in Piazza Caduti di Brescia in attesa dell’auspicata telefonata.

Finalmente il clima si attenua, la vicinanza dei Carabinieri conquistano la fiducia dell’uomo che rinuncia al folle gesto scendendo dal fabbricato e facendosi poi visitare dai sanitari presenti sul posto che lo accompagnavano presso il vicino presidio ospedaliero. 

Un intervento positivo, svolto di notte, lontano dai riflettori ma che palesa in modo inequivocabile la grande competenza dei militari interessati, una macchina organizzativa tra Centrale Operativa ed equipaggi calibrata all’unisono, una corsa contro il tempo che ha permesso di salvare una vita di un uomo.  Un’ennesima missione compiuta con un lieto fine, a favore di un cittadino rimasto solo che fortunatamente ha visto nell’Arma dei Carabinieri un ancora di salvezza a cui affidarsi e che adesso, su sua richiesta, si attiveranno per permettergli di incontrare la figlia.

Come Organizzazione Sindacale del Nuovo Sindacato Carabinieri non possiamo esimerci dal ringraziare pubblicamente i nostri colleghi per il lustro che hanno portato all’Arma dei Carabinieri rendendo tutti orgogliosi del nostro lavoro. 

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