NSC BAT – Calà: «Vestiario, personale permanentemente autorizzato a vestire l’abito borghese»

Più volte NSC ha affrontato la difficoltà da parte dei Militari dell’Arma nel ricevere il vestiario dovuto, sia estivo che invernale,richiedendo interventi affinchè si possa supplire a detta carenza che spesso obbliga gli operatori a ricorrere alle proprie risorse personali. Giungono anche segnalazioni da parte del personaleautorizzato a vestire permanentemente l’abito borghese, autorizzati sia per motivi di impiego che di appartenenza a reparti operativi o speciali, per i quali è previsto, negli ultimi anni, una sola vestizione annuale che coincide sempre con il periodo estivo, lasciando di conseguenza scoperta la possibilità di potere usufruire del relativo rimborso delle spese sostenute anche per il vestiario civile invernale.

Mentre un tempo si assisteva ad una forzata vestizione da parte di ditte, sicuramente vincitrici d’appalto, ma oggettivamente ed indubbiamente intenzionate a smaltire i propri vetusti magazzini da capi invenduti, da alcuni anni si assiste al rimborso di una cifra, €89,08, che a malapena permette l’acquisto di una t-shirt e di un pantalone. Giova precisare che il rimborso di tali acquisti avviene solo ed esclusivamente nel periodo estivo, impedendo qualsiasi altro acquisto di capi di vestiario tipici del periodo invernale, tra l’altro impossibile da acquistare durante i mesi estivi.

Nonostante ci siano stati dei progressi in favore dei Militari circa il rimborso della cifra in argomento, con l’accredito nelle competenze stipendiali del mese di luglio, NSC – conclude Calà – auspica innanzitutto l’aumento della cifra destinata ai Militari autorizzati a vestire permanentemente l’abito borghese per l’acquisto del relativo vestiario anche e soprattutto in virtù dell’inflazione incalzante che limita oggettivamente e pesantemente il potere d’acquisto, ulteriormente penalizzato per il mancato rinnovo contrattuale e le spese di viaggio per raggiungere le sedi di servizio, nonché la possibilità di stanziare le risorse necessarie per permettere anche l’acquisto di capi di vestiario invernali.

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FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri