Muro Lucano (Pz). Il Comando Legione Basilicata vieta ai militari della sede l’utilizzo degli attrezzi ginnici

Il Dipartimento Sicurezza sul Lavoro del Nuovo Sindacato Carabinieri scrive al Comando Legione Carabinieri Basilicata e al Comando Generale al fine di risolvere quanto accaduto presso il Comando Stazione CC di Muro Lucano.

Nello specifico, presso quel Comando Arma, il personale del Servizio di Prevenzione e Protezione del Comando Legione Basilicata, al termine di un’ispezione tecnica, ha imposto la sospensione dell’utilizzo degli attrezzi ginnici ivi installati, paventando alcune criticità di “sicurezza” circa l’ubicazione degli stessi macchinari (in zona di passaggio tra zona operativa e zona logistica) e la pavimentazione della stessa.

È doveroso precisare che, le attrezzature in questione, venivano in primis acquistate dallo stesso Comando Legione Basilicata, successivamente ad una proposta sorta in sede di sopralluoghi pregressi dei medesimi uffici allo Stabile adibito a Caserma dei Carabinieri, senza mai in precedenza aver sollevato alcuna criticità.

Dalla Relazione del “Servizio di Prevenzione e Protezione” è subito emersa un’errata descrizione dei luoghi in questione in quanto, lo stabile adibito a Caserma dei Carabinieri di Muro Lucano (Pz) è dislocato su due piani, zona operativa e zona logistica ove vi è la sala gli attrezzi ginnici in contestazione e non sono per nulla comunicanti o di passaggio.

Ad avvalorare la tesi di questo Dipartimento circa un’erronea interpretazione degli Uffici preposti, viene in aiuto anche una “direttiva Interna” del Comando Generale la quale, nel caso di “installazione di pochi macchinari ginnici e di ridotte dimensioni” esclude l’assoggettamento alla disciplina dei Centri Sportivi, limitando così nel caso specifico a mero “allenamento autonomo dei militari della sede”.

La vicenda oltremodo assume un connotato ancor più grave laddove, la Caserma di Muro Lucano si presenta all’interno di uno stabile di recente istituzione, forse tra le migliori di tutta la Basilicata.  

E’ bene precisare che l’esercizio fisico è strettamente correlato alla salute dei lavoratori tutelata anche da normative comunitaria come ad esempio la Direttiva 89/391/CEE  “è fatto obbligo caratterizzare una corretta pratica nel contribuire assieme al datore di lavoro ai dirigenti e ai preposti, nell’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro,” 

Ci si auspica pertanto, conclude il Capo Dipartimento Giovanni Pittalis, un’immediata risoluzione di quanto riportato, rivalutando in una più aderente interpretazione al caso di specie, la Direttiva sui Centri Sportivi dell’Arma dei Carabinieri.

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