Militare suicida, il cordoglio di NSC Lombardia

La Segreteria Regionale NSC unitamente alle Segreterie Provinciali della Lombardia si affiancano al dolore della famiglia dell’ Appuntato Q.S. Massimiliano De Mola della Compagnia Carabinieri di Stradella, venuto a mancare improvvisamente quest’oggi all’affetto dei suoi cari e di tutti i colleghi dell’Arma, togliendosi la vita con l’arma di ordinanza per ragioni che mai si possono comprendere.


L’intera associazione NSC si affianca ai familiari e ai parenti tutti.
Purtroppo il numero dei Militari dell’Arma che compie un simile gesto aumenta sempre di più e non si può escludere che la causa possa ricondursi anche al malessere maturato all’interno dei Reparti, per cui si sensibilizza il Comando Generale dell’Arma a porre la massima attenzione al fenomeno che sta assumendo nel tempo livelli seriamente preoccupanti.
Sentite condoglianze alla famiglia e ai colleghi.


NUOVO SINDACATO CARABINIERI
La Segreteria Regionale Lombardia

IN PRIMO PIANO

FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri