INVESTITO, SCHIACCIATO E QUASI ACCOLTELLATO. “HA SPARATO PER DIFENDERE IL COLLEGA”

Sangue freddo e velocità d’azione. Nella situazione in cui si sono trovati oggi pomeriggio i nostri due colleghi in forza al Nucleo Radiomobile di Padova le modalità d’azione e di reazione non sono scontate e neppure didattiche. La Segreteria Provinciale di Padova del Nuovo Sindacato Carabinieri si muove per dare tutto il supporto tecnico, morale e legale ai colleghi che sono rimasti coinvolti in questo intervento, iniziato banalmente e che poteva avere un esito drammatico.
L’equipaggio era giunto in località Sacra Famiglia nella zona centrale di Padova, intervenendo per la violazione del divieto di avvicinamento alla coniuge da parte di tale Haxhi Collaku, 55enne albanese.
Il soggetto, dopo un apparente atteggiamento collaborativo nei confronti dei militari, è salito a bordo del suo furgone e, mentre i colleghi erano impegnati a compilare gli atti di contestazione, ha messo in moto ed è partito a folle velocità contro di loro: uno dei due colleghi è stato investito in pieno rimanendo schiacciato tra il furgone e il mezzo di servizio.
In un attimo il soggetto è sceso dal mezzo e, armato di coltello, si è scagliato contro il militare rimasto a terra ferito, con volontà di accanirsi ulteriormente. È a questo punto che l’imminente pericolo di vita del militare a terra ha destato nel collega la lucidità di intervenire: gli spari da lui esplosi verso il malavitoso hanno fermato la sua feroce azione salvando la vita al collega investito.
“Per il rischio corso da entrambi i colleghi e per la grave minaccia che quel soggetto stava costituendo – dichiarano i sindacalisti Gianluca Sciuto e Gabriele Onesto della Segreteria Provinciale di Padova del Nuovo Sindacato Carabinieri – apprezziamo e condividiamo le dichiarazioni rese alla stampa da parte del Comandante del Nucleo Operativo di Padova, Ten. Col. Gaetano Larocca, che ha riconosciuto, per lo meno a primo acchito, la prontezza del militare che ha sparato per difendere il collega, già a terra, ferito e non in grado di difendersi da solo, dall’imminente minaccia di essere attinto anche da coltellate che avrebbero seriamente compromesso la sua incolumità. Alla luce dei fatti e anche di questa presa di posizione, auspichiamo che gli accertamenti che l’Amministrazione condurrà, non infieriscano negativamente sulla vita privata e sulla carriera del militare interessato.”
Il militare investito ha riportato gravose ferite alle gambe: è ricoverato in ospedale, ma non in pericolo di vita. Mentre l’altro militare non ha subito danni.
Il malavitoso è deceduto successivamente in ospedale.

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