Giarre, Carabiniere ferito a colpi di pistola, l’indignazione di NSC | RASSEGNA STAMPA

Un carabiniere è stato ferito di striscio da un colpo di pistola durante una sparatoria all’esterno di un locale a Giarre, in Sicilia. Sulla questione sono intervenuti i segretari nazionali Igor Tullio e Toni Megna.


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Giarre: sindacato carabinieri, servono investimenti in sicurezza

Giarre: sindacato carabinieri, servono investimenti in sicurezza (ANSA) – PALERMO, 31 AGO – “L’episodio, verificatosi nella Caffetteria “La Briciola”, non ha fortunatamente avuto conseguenze gravi: il militare, colpito di striscio alla testa, ha già lasciato l’ospedale. Autore del gesto, un avventore che poco prima, insieme a un amico, era stato protagonista di uno scontro con il titolare del locale, danneggiandolo. Andato via, aveva minacciato di tornare e sparare: nel frattempo, l’esercente aveva chiamato i carabinieri che si trovavano sul posto quando l’uomo è rientrato, facendo fuoco e ferendo il militare dell’Arma. Esprimiamo la mia vicinanza al collega ferito che è stato tutelato, oltre che dalla sua prontezza, anche dalla sorte ma quest’ultima, vorrei sottolinearlo, non è un dispositivo di protezione individuale: l’ascesa della violenza nei confronti delle Forze dell’Ordine è ormai inarrestabile”. Lo dicono Toni Megna e Igor Tullio, segretari nazionali del Nuovo Sindacato Carabinieri, entrambi siciliani. “Forse – proseguono – per far comprendere il sacrificio, il coraggio che necessita e il rischio quotidiano che si corre, bisognerebbe sperimentare per un periodo il servizio in strada a fianco degli operatori di polizia a stretto contatto con le mille sfaccettature del mestiere che svolgiamo e le emergenze da gestire con decisioni da prendere in pochi secondi: sarebbe un’ottima campagna di sensibilizzazione a nostro favore, al pari di quella che qualcuno porta avanti in merito alle pessime condizioni carcerarie e alla vita disumana dei detenuti”. E aggiungono. “Nei giorni scorsi – sottolineano – abbiamo chiesto al Governo di intervenire immediatamente sulla dotazione di sottogiacca per le Forze dell’Ordine che offrano protezione completa da colpi da sparo e da taglio nei servizi esterni. Si tratta – precisa il segretario – di un investimento sulla sicurezza a livello nazionale che costerebbe poco più della sistemazione di una villa o di una Stazione Ferroviaria: sarebbe opportuno che la nostra richiesta si trasformasse in una proposta bipartisan da parte delle varie forze politiche”. (ANSA). 2024-08-31 Y93-FI


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FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri