Festival Latino… e la festa continua a suon di botte

Dopo due anni di chiusure e sacrifici dovuti alla pandemia, ecco che presso il Forum di Assago è tornato il Latin Festival, manifestazione che attira migliaia di persone della comunità sudamericana e non solo, all’insegna del divertimento, a suon di musica latina e balli (ma non solo), evento che rafforza quei valori di integrazione e amicizia con il popolo latino. Tuttavia la manifestazione è stata segnata nella notte corrente fra il 11 e 12 giugno 2022, da un evento del tutto singolare dove 3 carabinieri appartenenti all’esiguo contingente del 3° Reggimento “Lombardia”, impiegato in servizio a “tutela” dell’ordine pubblico, sono finiti in ospedale a seguito dell’aggressione violenta subita da un cittadino salvadoregno, ubriaco ed esagitato, il quale non ha esitato in alcun modo a scagliarsi contro i militari con spintoni e pugni al volto pur di sottrarsi al controllo.

Tutto inizia intorno alla mezzanotte dalla lite fra due ragazze che hanno poi coinvolto molti amici dell’una e dell’altra parte, i quali si sono azzuffati nel piazzale antistante gli accessi della struttura del Forum dando luogo ad un’altra “festa a suon di botte”, non lesinando atti di inaudita violenza, pugni, schiaffi, calci e sprangate.

Gli uomini schierati per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, sia della linea territoriale che della linea mobile dell’Arma dei Carabinieri di Milano, hanno dovuto far fronte ad una situazione critica e inaspettata, intervenendo con grande professionalità per dirimere il dissidio, “dividendo” le due contendenti al fine di riportare la situazione alla normalità. Tuttavia, nella circostanza alcuni Militari venivano sorpresi da un’azione improvvisa e imprevedibile di un giovane sudamericano, in grave stato di ebbrezza da alcoolici, che confondendosi fra gli altri presenti si scagliava impulsivamente con pugni e calci verso 3 dei 12 militari di servizio (a fronte della presenza nel forum di oltre 5000 persone), che riportavano lesioni al volto, fortunatamente non gravi, poi refertate presso il Pronto Soccorso.

Ancora una volta questa Segreteria Provinciale del Nuovo Sindacato Carabinieri di Milano, sempre vicina a tutti i colleghi e colleghe, ancor di più ai propri iscritti, esprime la massima vicinanza per i fatti accaduti augurando pronta guarigione a tutti i Militari feriti. Al contempo si domanda come sia possibile che, a fronte di una presenza significativa di persone all’interno dell’area destinata al Milano Latin Festival 2022, il servizio di ordine pubblico possa essere demandato ad un unico contingente composto solamente da 12 Carabinieri !!!

Questa Segreteria è fiduciosa dei “correttivi” che le Autorità competenti vogliano valutare, al fine di garantire lo svolgimento del servizio di O.P. garantendo la massima sicurezza per tutti, soprattutto per il benessere dei Nostri commilitoni.

Il Segretario Provinciale di Milano Ilario Castello

IN PRIMO PIANO

FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri