Farewell party per il Tenente Colonnello Sergio Di Rosalia, NSC Pisa: “Ufficiale sensibile alle problematiche dei carabinieri, ha sempre collaborato alla risoluzione delle criticità”

Lo scorso 6 settembre, alla Compagnia Carabinieri SETAF di Pisa (Camp Darby), in via Vecchia Livornese 788, si è tenuto il farewell party del Tenente Colonnello Sergio Di Rosalia.
Una festa di commiato per salutare tutti i militari e i civili che lo hanno  accompagnato durante la sua permanenza nel prestigioso Comando.
Vito Lieggi, segretario generale provinciale di NSC Pisa, invitato a presenziare in rappresentanza del Nuovo Sindacato Carabinieri, ha  avuto – oltre al piacere di salutare fisicamente l’ Ufficiale –  anche la possibilità di sottolineare come, nel tempo, il Tenente Colonnello Sergio Di Rosalia abbia dimostrato grande sensibilità in merito alle problematiche quotidiane dei carabinieri in servizio nella sede, ascoltando in maniera assertiva le indicazioni della Segreteria Provinciale di NSC e collaborando fattivamente alla risoluzione di varie criticità.
Questa APSCM di Pisa si augura che il nuovo Comandante, Capitano Giorgio Matta, possa percorrere lo stesso cammino ben iniziato dal Tenente Colonnello Sergio Di Rosalia.
A quest’ultimo, va nuovamente il ringraziamento per il servizio svolto, congiuntamente all’augurio di ogni bene per la sua vita professionale e non.

 

La Segreteria Provinciale del Nuovo Sindacato Carabinieri di Pisa Una festa di commiato per salutare tutti i militari e i civili che lo hanno  accompagnato durante la sua permanenza nel prestigioso Comando

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FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri