Criticità sulle sicurezze passive delle vetture e dotazioni obsolete, NSC Toscana interviene a seguito dei fatti avvenuti a Campagna (Sa)

La Segreteria Regionale Toscana del Nuovo Sindacato Carabinieri, corroborata dalle segreterie provinciali di Massa Carrara e Lucca a seguito dei fatti accaduti a Campagna, in provincia di Salerno, riscontra criticità sulle sicurezze passive delle vetture in uso al personale che espleta servizi esterni.
Le vetture fornite ai Nuclei Radiomobili  e alle Stazioni Carabinieri sono spesso mezzi obsoleti con diversi chilometri sulle spalle.
La fornitura delle Alfa Romeo Giulia/ Giulietta in dotazione ai Nuclei Radiomobili evidenzia come le stesse siano poco funzionali per il servizio.
La sistemazione della mono cellula, così come fatta, crea una spazio anteriore ridotto per il personale di statura superiore al metro e ottanta e pertanto a rischio infortunio a seguito di sinistro stradale e non facilita l’ingresso all’interno della vettura della persona eventualmente fermata, se la stessa non è collaborativa.
Sopra la testa del conducente e del passeggero è stato ricavato un vano, che stante quanto riferito dal Comando Generale, dovrebbe essere utilizzato per sistemarvi il G.A.P.[1].
Peccato che questo vano, in caso di urto o tamponamento, potrebbe creare danni alla parte posteriore della nuca del militare  autista/capo equipaggio più alto di un metro e ottanta.
Le dotazioni per il personale che espleta servizio sia presso le Sezioni/Aliquote Radiomobili sia per quello impiegato alle Stazioni Carabinieri, attinenti sia all’abbigliamento e alle autovetture, certamente  non sono confacenti alla realtà di oggi.
Queste ultime, in particolare, sono costrette ad utilizzare veicoli inadeguati se non pressoché privi di qualsiasi requisito di sicurezza come la mancanza di cellula di contenimento, vetri antisfondamento se non quelli balistici.
Le dotazioni sono “obsolete”  poiché le situazioni che si trovano a fronteggiare i carabinieri sulla strada richiedono un cambio di passo e adeguamenti da parte dell’Arma.
Non possiamo fronteggiare il periodo storico attuale vestiti come damerini dell’ Ottocento solo per compiacere la nostra scala gerarchica.
Il carabiniere che opera su strada non deve “sfilare” come se si trovasse a una kermesse di moda, ma deve poter lavorare secondo quello che è chiamato ad assolvere e cioè i compiti di Polizia per fronteggiare situazioni operative di ogni genere.
Pertanto, tutto il personale impiegato a partire dalle Sezioni /Aliquote Radiomobili fino a quello delle Stazioni, deve poter contare su una uniforme adatta e confacente a tali esigenze.
Le situazioni in cui si trovano a operare i militari delle Stazioni richiedono un abbigliamento tecnico idoneo e delle autovetture di ultima generazione che diano sicurezza: tutto ciò si traduce in tranquillità nell’affrontare le criticità del nostro servizio.
Non meno importante, l’esigenza di individuare un’uniforme da utilizzare nei periodi “transitori”,  tra la fine della stagione primaverile e l’inizio della stagione più calda: ciò non significa  certamente togliere la giacca a vento per indossare la giacca, solitamente usata con la camicia e la cravatta, e allacciarvi sopra il cinturone
In ultimo, ma non certamente in ordine di importanza,  torniamo a chiedere a gran voce corsi di aggiornamento sulle tecniche operative e di tiro frequenti e non a cascata .

[1] Giubbotto Antiproiettile

 

La Segreteria Regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Toscana 

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