Criticità periodo estivo. Rinforzi e licenze

Anche quest’anno il Comando Legione ha imposto ai suoi Provinciali di inviare presso la zona costiera per questa estate giovani carabinieri (da quanto ci risulta in f.v) lasciando sguarniti altri comandi in zone interne con afflusso minore di turisti (?).
Questa segreteria non vuole “mettere becco” sull’esigenza di rinforzare detti comandi marittimi…ci mancherebbe…ognuno di questi ha le proprie criticità ed è giusto..ma quello che assolutamente non si comprende è il fatto di mobilitare, causando gravi disagi, quel personale proposto “all’ultimo momento”.
Come già detto in passato, il Comandante di Legione (forse mal consigliato?) Non poteva preallertare e selezionare i militari a febbraio?…a gennaio?..a marzo?.
Non comprendiamo come determinate criticità che all’inizio dell’anno (come tutti gli anni) sono sotto gli occhi di tutti non possano essere risolte in un lasso di tempo congruo tale da non mettere in difficoltà per le licenze estive il carabiniere selezionato e, a causa di questo, costringere ad una forzata e rapida rielaborazione delle ferie di tutto il reparto. Prenotazioni che saltano, periodi che slittano (in avanti o in dietro), causano non pochi problemi a tutto il personale.
Il Comandante di Legione in questi anni non ha mai voluto interagire con noi.
Ci dispiace nella misura in cui avremmo potuto contribuire a  far crescere un rapporto fiduciario e utile per il benessere di tutti, con semplici considerazioni e accorgimenti  di coloro che vivono la realtà territoriale a favore della territoriale.
Il Segretario Regionale NSC Toscana
#NSC #carabinieri #nuovosindacatocarabinieri”

IN PRIMO PIANO

FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri