La Costituzione italiana “violentata” da disposizioni interne. Ma dopo l’intervento di NSC Napoli, arrivano i chiarimenti dal Comando Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata in merito alla sospensione di licenze e permessi

Riguardo alle nostre richieste di chiarimento relative alla sospensione dei permessi e delle licenze al Comando Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, comunichiamo con soddisfazione che, in data 16 maggio 2024, è arrivata la risposta del comandante.
A lui, noi della Segreteria Provinciale di NSC Napoli avevamo chiesto perché, con poche righe, avesse cancellato per intero l’articolo 36 della Carta Costituente.
Nei giorni scorsi, infatti, era stata prodotta una nota, con cui si disponeva la sospensione dei permessi e delle licenze, dal 10 maggio al 6 giugno prossimo, per tutti i militari lavoratori effettivi presso il Comando Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata.
Tre semplici righe, scritte in maniera superficiale e senza valutare gli effetti che avrebbero causato, erano bastate, purtroppo, per abrogare interamente un diritto sancito dalla Carta Costituente che dovrebbe essere tutelata e non profanata in tal modo.
Nello specifico, la nota del Comando era apparsa abbastanza stravagante nella motivazione per cui vengono sospesi i permessi e le licenze, ossia la festa per il 210° anno della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, prevista appunto per il 6 giugno.
Finalmente, è arrivato il chiarimento da parte del comandante, che ha spiegato di avere semplicemente voluto valutare le esigenze dei singoli, caso per caso.
Il Comando è tornato dunque sui propri passi, grazie alle sollecitazioni e all’intervento di NSC.
Appare cervellotico sospendere licenze e permessi ventisette giorni prima di un evento che non rappresenta alcun pericolo per l’ordine e la  sicurezza pubblica, che non prevede la partecipazione di chissà quanti facinorosi e che non lascia presagire la prevaricazione dei diritti acquisiti.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ha interessato il Ministro della Difesa Guido Crosetto e anche il Comando Generale dell’Arma, al fine di denunciare cosa accade a livello locale nei comandi della Legione CC Campania.
Quest’ultima non ha voluto confrontarsi con NSC in merito alla problematica esposta limitandosi a riferire, in maniera frettolosa, che tale intervento esula dalle attività che le organizzazioni sindacali possono trattare.
Dimenticando però che sospendere licenze e permessi, senza alcuna seria motivazione, impone da parte delle stesse sigle un intervento duro e diretto.
L’Amministrazione deve comprendere che i tempi sono cambiati e che i militari devono essere rispettati, secondo ciò che è previsto dalla legge e dai regolamenti e che non può esservi alcun abuso a uso e consumo di ogni singolo comandante.

 

La Segreteria Provinciale del Nuovo Sindacato Carabinieri di Napoli 

 

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