Compagnia Carabinieri di Treviglio, ancora due Carabinieri feriti. Scarsa sicurezza e carenze organiche

Non ha suscitato scalpore l’ennesimo ferimento di due Carabinieri nella “Bassa Bergamasca”, questa volta è toccato a due Carabinieri della locale Stazione di Calcio (BG), vittime dell’aggressione da parte di un cittadino straniero irregolare sul territorio nazionale che si voleva sottrarre ad un controllo di Polizia. L’episodio non è il primo e non sarà l’ultimo, purtroppo. Negli ultimi periodi sono diversi i fatti che hanno visto Militari dell’Arma restare feriti a causa delle percosse subite da soggetti, spesso in stato psicofisico alterato, aggressivi nei confronti delle FF.OO. Questa O.S. esprime la massima solidarietà ai colleghi rimasti feriti e ricoverati al Pronto Soccorso il 12 maggio u.s., vuole, altresì, porre l’attenzione sulla mancanza, ad oggi, delle pubblicizzate Pistole a Impulsi Elettrici (Taser), distribuiti in esiguo numero ad alcuni Reparti di città metropolitane. Esse (le pistole) sono presenti nei magazzini dei Comandi Compagnia ma non sono ancora state distribuite perché non sono stati svolti i corsi di addestramento all’uso. Le realtà “distaccate” nei piccoli centri rurali spesso vengono a contatto con situazioni “anche” più pericolose rispetto ai grandi centri urbani a causa del ridotto numero di pattuglie presenti sul territorio. Per tale ragione molto spesso si interviene anche con una sola pattuglia. Ad aggravare le condizioni di sicurezza del personale che opera su strada, la ormai cronica carenza di uomini in forza organica presso i reparti minori. Sebbene il taser non costituisca la soluzione a tutti i problemi di sicurezza del personale che opera per strada, senza alcun dubbio potrebbe rivelarsi risolutivo e condizionare l’esito di alcuni interventi  consentendo di neutralizzare eventuali minacce come quelle che hanno causato il ferimento dei due militari. Per quanto tempo rimarremo in attesa di tali materiali, idonei a produrre più sicurezza e capacità difensiva per le FF.OO.? Quanti Militari, ancora, dovranno finire in Pronto Soccorso? Questa Segreteria è indignata dalle lunghe attese causate molto verosimilmente da questioni burocratiche e chiede un immediato intervento del Comando Generale dell’Arma affinchè garantisca, in tempi brevi, i corsi di formazione sull’uso del taser per tutti i militari della linea territoriale.

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