Carabinieri lo soccorrono durante incidente stradale, lui ubriaco, li aggredisce. Indignazione di NSC

Tragedia sfiorata nella serata del 30 aprile 2023, quando un equipaggio del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Treviglio è intervenuto a Palosco (BG) dopo essere stato allertato da alcuni cittadini che segnalavano al 112 la presenza di un’autovettura fuoristrada, condotta da un soggetto che probabilmente versava in grave stato di ubriachezza. I carabinieri giungevano in pochi attimi sul posto e avvicinavano il malcapitato per soccorrerlo, informandolo che stava intervenendo anche un carro attrezzi per togliere l’auto dalla carreggiata.
L’uomo, che non aveva riportato lesioni, per ragioni incomprensibili approfittava di un momento in cui i militari erano intenti ad aviare i controlli del caso e redigere gli atti di rito, per dare fuoco ad una coperta presente nell’abitacolo, facendo in modo che le fiamme si propagassero di lì a poco all’intera autovettura.
L’uomo, palesemente ubriaco, in evidente stato confusionale e di agitazione, veniva prontamente estratto dal veicolo e condotto nell’autovettura di servizio dai Militari che agivano senza sprezzo del pericolo, nel mentre le fiamme avvolgevano in un attimo l’intera autovettura con rischio di esplosione. Purtroppo gli stessi non riuscivano a fermare l’incendio, per cui non potevano fare altro che mettere in sicurezza l’area limitrofa in attesa dell’arrivo dei vigili del
fuoco, bloccando la circolazione di Via Papa Giovanni XXII.
Tuttavia, il comportamento oltremodo aggressivo e violento del conducente, che dopo aver dato alle fiamme e preso dall’ira si scagliava con testate e calci contro il militare che lo faceva accomodare in auto, imponeva l’adozione di misure limitative della sua libertà.
Il soggetto veniva pertanto immobilizzato per essere deferito all A.G. per l’ incendio e le violenze poste in essere contro il P.U., quindi querelato per le lesioni provocate ad uno degli operanti, riscontrate a seguito del suo ricovero d’urgenza presso il PS dell’Ospedale di Treviglio.
Spiace dover constatare che la plateale situazione avveniva al cospetto di alcuni curiosi che si soffermavano
a riprendere la scena con i telefonini e senza che alcuna pattuglia di Carabinieri intervenisse (tempestivamente) per fornire ausilio ai due colleghi in difficoltà. Ma la cosa peggiore che suscita sconcerto e disapprovazione riguarda “l’assenza” del Comandante della Compagnia CC di Treviglio che, nonostante informato, né si è recato in Ospedale, né ha mai telefonato al militare ferito quantomeno per sincerarsi umanamente delle condizioni di salute di un suo collaboratore.
Quel militare rimasto ferito è il Segretario Provinciale Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri di Bergamo che, da buon militare e da convinto sindacalista, non può di certo sottacere, con sincero e leale intento costruttivo, le condizioni di sicurezza difficili e la carenza di strumenti operativi dei carabinieri che lavorano per strada, specialmente di quelli in servizio presso i Nuclei Radiomobile dell’Arma che garantiscono h24 il pronto intervento e la prima assistenza ai cittadini in difficoltà.
“I Sindacati – afferma Francesco Porrello, Segretario Generale Provinciale Bergamo del Nuovo Sindacato Carabinieri – sono finalmente presenti e molto attivi anche nel mondo militare e saranno indispensabili per delineare un percorso collaborativo e di continuo confronto costruttivo con l’amministrazione che possa, nel rispetto delle regole, migliorare il benessere e la sicurezza del personale”.
La Segreteria Provinciale NSC e tutti i Militari associati di Bergamo, auspicando opportuni interventi del Comando Generale dell’Arma e del Comando Provinciale Carabinieri di Bergamo, augurano al collega infortunato i migliori auguri di pronta guarigione, certi che l’Amministrazione possa prendere spunto
dall’evento descritto per far migliorare il rapporto con gli equipaggi che ogni giorno rischiano la propria vita e, soprattutto la presenza sul territorio di più pattuglie (quindi personale) poiché, in una zona come quella della Compagnia di Treviglio, l’area di intervento di una unica pattuglia del pronto intervento verte su 53 Comuni presidiati da 13 stazioni Carabinieri ed una Tenenza, la maggior parte in carenza di organico.

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