Benessere e tutela dei diritti del Personale. Corretta applicazione di norme e circolari. Persistenza nell’uso di riservate personali “ad personam”.. Criticità riscontrate in Emilia Romagna

La dirigenza emiliano romagnola del Nuovo Sindacato Carabinieri sta predisponendo una nota, che invierà nei prossimi giorni al Comando Generale dell’Arma, per segnalare e chiedere chiarimenti su come sia possibile che taluni Comandanti ricorrano ancora pervicacemente all’uso della “riservata personale”, scritta e nominativa e con tanto di firma per presa visione degli interessati, con cui esprimono biasimi, contestando e rimproverando, spesso in modo indeterminato e mancando di indicare con chiarezza l’episodio specifico al quale parrebbero volersi riferire, comportamenti che in astratto risulterebbero “sgraditi” all’Amministrazione, senza che agli interessati sia possibile un adeguato contraddittorio, in spregio a tutte le normative e le circolari diramate in tema di disciplina e di rapporti con i lavoratori dipendenti.

Si tratta, in buona sostanza, di una esortazione che assume la natura di vero e proprio atto di censura, che viene formalizzato per iscritto, con tanto di protocollo, intestazione dell’Ufficio e firma del relativo Comandante, indirizzato direttamente al dipendente interessato, che resta agli atti, a disposizione di colui che è poi chiamato anche a valutare quel determinato dipendente.

Il tutto non è ammissibile o tollerabile e determina una forma di eccessiva soggezione e di frustrazione per il dipendente, oltre ad una forma di potere discrezionale e atipico, che diviene un precedente pericoloso per la trasparenza e il buon andamento della pubblica amministrazione, la quale invece lo vieta, stabilendo, tassativamente, quali siano le procedure da osservare in caso di ipotetiche trasgressioni e le sanzioni disciplinari che possono essere irrogate.

Il Nuovo Sindacato Carabinieri seguirà attentamente il corso della vicenda con tutti i supporti e gli interventi del caso, ritenendo che, in tutta probabilità, tali provvedimenti, oltre a risultare penalizzanti e contra legem, intacchino irrimediabilmente il rapporto di fiducia e di stima reciproca tra i colleghi nei vari ruoli, non comportando alcun esempio e non estrinsecando alcuna azione educativa, collocandosi invece, a parere di questo Sindacato, in atti di puro distacco che provocano sentimenti spiacevoli, ritrosia, maggiore diffidenza e insicurezze nei dipendenti che ne divengono destinatari.

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