Assemblee sindacali negate, NSC Campania: “Risposte contraddittorie e preoccupanti”

A distanza di un anno dalla legittimazione “esecutiva” del diritto di assemblea, la Segreteria Regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Campania può affermare che l’Arma, in Campania, rende ostile e ostativo tale esercizio.
“La stessa, per indisponibilità di luoghi idonei per quella sede, non può essere autorizzata”: questo il tono, perentorio e negazionista, che si legge quale riscontro alle richieste formulate dalla nostra organizzazione sindacale.
Eppure, all’articolo 1479 bis del Codice dell’Ordinamento Militare – così come modificato dalla Legge 46/2022 e successive modificazioni e integrazioni – nulla si legge in merito a de-limitazioni di “spazi fisici”.
Ciò nonostante, il Comando Generale, con circolare all’uopo redatta, ha “sinotticamente” imposto le modalità esecutive delle assemblee.
Nella stessa, si parla “di livelli minimi di comando autorizzati a concordare con le APCSM le modalità d’uso dei locali – qualora disponibili –  e a individuarli all’interno di sedi non inferiori a quelle di comando di compagnia e  paritetici, sulla base del numero dei partecipanti e delle disposizioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Appaiono, pertanto, ulteriormente contraddittorie e  preoccupanti  le  risposte che pervengono dai Reparti interessati, il cui  livello minimo, presumibilmente, è stato individuato proprio tenendo in considerazione le disposizioni in materia di  salute e sicurezza sui luoghi di lavoro .
In questo sillogismo interlocutorio, tale diniego, dunque, è da reputarsi  alquanto arbitrario, non solo perché costruito su una disposizione interna volutamente limitativa e proibitiva, ma perché intende negare fatti ed azioni.
Eppure, la nostra organizzazione sindacale è composta da carabinieri, i cui dirigenti provengono dai più disparati Reparti dell’ Arma e, pertanto, pienamente consapevoli delle criticità logistiche presenti nelle diverse strutture.
Tuttavia, non risulta, agli stessi, che i militari di quei Reparti – definiti “luoghi non idonei”-  non si riuniscano per  le normali attività di servizio e le istruzioni periodiche.
C’è qualche distonia, pertanto, tra la norma fonte e le disposizioni di attuazione imposte dal Comando Generale e tra queste ultime e la normativa riguardante la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Chiediamo che il diritto di assemblea – normativamente definito come “possibilità di manifestare il proprio pensiero in ogni dove, anche visitando le strutture e i Reparti”- possa essere esercitato in qualsiasi spazio, senza alcuna limitazione, se non quelle legittimamente sancite.
In caso contrario, ovvero di reiterato negazionismo, sarebbe opportuno e funzionale modificare le circolari interne finora attuate, visto che le stesse hanno evidenziato  e rivelato carenze strutturali meritevoli di approfondimenti più opportuni.
Il nostro supporto va a tutti i carabinieri, quotidianamente esposti a qualsivoglia mercè giudicante, affinché possano tra loro liberamente interloquire e attestare la propria capacità di autodeterminazione.

 

La Segreteria Regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Campania 

 

 

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