Violenza di genere. Ieri a Treviglio il convegno organizzato da NSC

Si è svolto a Treviglio, il 25 giugno, il convegno organizzato dall’NSC Lombardia, sulla violenza di genere, alla presenza della Presidente Monica Giorgia, dei segretari nazionali Armando De Angelis e Idonia Paolo e al segretario Regionale Aggiunto Gaetano Gramaglia. Un’occasione per tenere accada la luce su un tema attuale divenuto ormai un vero e proprio allarme sociale. Gli esperti intervenuti, dalla professoressa Albonetti, psicologa e psicoterapeuta e perito CTU dell’Università dell’insubria, alla dottoressa Pervinca Brambilla Pisone psicologa, criminologa, referente terapeuta di Centri Antiviolenza, all’avv. Ferdinando, esperto in diritto della famiglia, alla dottoressa Pugliese, magistrato al dottor Casalone di “progetto civile” al dott. Arlati dell’Arcigay, hanno evidenziato la necessità di investire nella formazione degli operatori di polizia volta a creare degli esperti in materia come affermato dal Capitano Ultimo, nel suo appassionato intervento. Altro tema emerso è l’importanza della rete e di una informazione diffusa mirata a rendere effettivamente fruibile i servizi che essa offre.

Grande commozione ha infine suscitato l’intervento di Tania, cittadina di Mariupol che ha portato la propria testimonianza sulla violenza generata dalla guerra in Ucraina.

L’incontro ha suscitato interesse dei partecipanti e della cittadinanza e ha convinto questa segreteria regionale dell’opportunità di replicare il format in altre città della regione.

È doveroso però sottolineare l’assenza del dirigente locale e provinciale dell’Arma dei Carabinieri che seppur invitati hanno preferito non esserci. Questa segreteria ritiene tale assenza un’occasione persa in un’ottica di confronto e di crescita che avrebbe potuto offrire spunti nuovi di riflessione

IN PRIMO PIANO

FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri