Il 16 gennaio scorso, il Segretario Generale Massimiliano Zetti, a seguito di assoluzione del Tribunale Militare dal reato di Diffamazione Militare, perché il fatto non costituisce reato per aver esercitato il diritto di critica sindacale, fatti scaturiti all’epoca da una denuncia dell’allora Capitano Iacovelli, è stato sottoposto a procedimento disciplinare che si è concluso con un “SENZA PROVVEDIMENTI.” La vicenda affonda le sue radici in un periodo buio sia per l’Arma dei Carabinieri che per il sindacalismo dei militari, periodo in cui veniva svolta una sorta di “caccia alle streghe” per cercare di colpire e intimidire chi “osava” coraggiosamente di denunciare attraverso comunicati e lettere di protesta, i comportamenti di chi, avendo funzioni di comando, abusava della funzione o compiva atti arbitrari. La vicenda in questione è relativa alla vicenda del Comandante di Compagnia di Carpi, e della distruzione dei faldoni del carteggio in archivio di alcune stazioni, operato a parere di NSC, con metodi non in linea con la normativa vigente. La triste vicenda, degna di un maxi processo, ha visto prima imputato al Tribunale Militare di Verona il Segretario Regionale Emilia Romagna dell’epoca, Armando De Angelis (assolto perché il fatto non sussiste) e poi l’assoluzione del Tribunale Militare di Roma, del Segretario Generale Massimiliano Zetti “perché il fatto non costituisce reato per aver esercitato il diritto di critica sindacale“. Una sentenza storica, la prima nel suo genere, che ha riconosciuto alle Associazioni Sindacali dei Militari, la scriminante della critica sindacale quando pertinente, continente e dotata di tutti i crismi del diritto di critica. L’amministrazione, nel recepire le decisioni dell’Autorità Giudiziaria, non ha potuto fare altro che prendere atto che, come prescrive la legge, quando vi è l’esercizio di un diritto non può esserci violazione disciplinare. In punta di diritto è stata eccellente l’opera del Capo Ufficio Disciplina Remo Giovanelli, che avendo avuto la grande responsabilità di difendere il Segretario Generale Zetti, si è esibito in una grande performance, cogliendo nel segno con una splendida “arringa difensiva”, dimostrando ancora una volta grande capacità e competenza che gli iscritti possono avere grazie a Remo Giovanelli e a tutti i suoi bravissimi collaboratori. La vicenda che non aveva mai turbato, frenato o intimidito l’azione sindacale del Segretario Generale Massimiliano Zetti, è comunque un elemento utile e interessante, che fa giurisprudenza favorevole per tutti coloro che intendono fare vero sindacato.
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