La Segreteria Provinciale NSC della Città Metropolitana di Napoli, in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, si è vista costretta a sensibilizzare il Comando Generale dell’Arma attraverso una nota per prevedibili rischi in ragione ai trasferimenti ed all’impiego dei militari in servizi isolati. Nonostante l’escalation dei reati e delle aggressioni ai danni dei Carabinieri che sempre più spesso ed in ogni parte d’Italia sono costretti a ricorrere alle cure dei sanitari poiché costretti ad affrontare e tentare di fermare delinquenti spregiudicati, sempre più spesso vengono impiegati militari da soli a bordo di auto con livree d’istituto o ancora, impiegati in servizi di vigilanza presso obiettivi sensibili. Sebbene in altre Forze di Polizia ad ordinamento civile questo impiego è ormai vietato da tempo ed a rigor di logica se ne comprendono le motivazioni, purtroppo nella “Benemerita” è consuetudine, in ragione della cronica carenza di organico, dimenticare che la sicurezza è un diritto da garantire alle collettività ed agli stessi Carabinieri. Un problema, come riferisce la Segreteria Partenopea, che non si verifica solo in quel capoluogo campano ma bensì, essendo di carattere nazionale, incide sulla sicurezza di migliaia di Carabinieri che vengono esposti a rischi altissimi. Non giova a nessuno ricordare fatti di cronaca che hanno visto protagonisti Carabinieri, non ultimo l’attacco ai due Carabinieri della Stazione di Tor Bella Monaca che, nella serata di giovedì 5 gennaio u.s., hanno rischiato di essere investiti e successivamente accerchiati e picchiati.Allo stesso modo, e non riteniamo superfluo ricordare, le conseguenze immaginabili e prevedibili di ciò che potrebbe accadere se un Carabiniere in servizio isolato subisse un attacco o fosse coinvolto per doveri di istituto, direttamente o indirettamente, in un evento delittuoso.Atteso che l’Arma dei Carabinieri è sempre attenta a tematiche che riguardano la sicurezza del personale e che questo tema è meritevole di particolare attenzione, la Segreteria Provinciale NSC della Città Metropolitana di Napoli auspica che il Comando Generale si attivi con una direttiva ben chiara e precisa al fine di sensibilizzare i Comandi periferici nel vietare questa “pericolosa” consuetudine di impiego.
