Mario non c’è più perché pensava di affermare la legge

Mario non c’è più. Non c’è più perché, in nome dello Stato che rappresentava, pensava di affermare la legge”.

Le riflessioni del Segretario Generale Aggiunto Michele Capece che esprime il pensiero univoco del Nuovo Sindacato Carabinieri a seguito della sentenza che concede la detenzione domiciliare a chi ha messo fine alla vita di un servitore dello Stato Italiano.

Sono convinta che l’attività sindacale possa portare innumerevoli benefici alla nostra categoria. La nostra capacità di coinvolgere e raccogliere il pensiero di tanti carabinieri che lavorano ogni giorno sul territorio, ci permette di analizzare e proporre valide soluzioni che servono a tutelare chi di questa professione ne fa una missione, anche a costo della vita. Perché abbiamo il dovere di dare il giusto valore alla vita dei carabinieri e abbiamo il dovere, grazie alla missione di tutti noi, di costruire e proteggere quel carattere di sicurezza che serve alla società tutta”.

Questo l’auspicio del Segretario Nazionale Irene Carpanese.

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IN PRIMO PIANO

“Superamento dell’atto dovuto”, il Nuovo Sindacato Carabinieri deposita in Cassazione una proposta di Legge di iniziativa popolare

Un momento storico per la tutela del personale in divisa e per l’intero Comparto Sicurezza e Difesa.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri annuncia il deposito ufficiale, avvenuto venerdì 19 settembre, presso la Corte Suprema di Cassazione, della sua proposta di Legge di iniziativa popolare intitolata “Superamento dell’atto dovuto”.
La proposta è stata inserita nell’edizione della Gazzetta Ufficiale di sabato 20 settembre.

NSC

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