Carabinieri si ammalano e vengono puniti, ma vincono il ricorso. Nsc: «Colpevoli di non essere chiaroveggenti»

«Abbiamo appreso l’esistenza di una nuova violazione regolamentare, quella di non essere stati in grado, in qualità di militari, di prevedere per tempo un problema di salute. Alcuni nostri colleghi in servizio a Roma sono stati oggetto di una contestazione disciplinare perché si sarebbero ammalati improvvisamente non potendo prestare servizio e di conseguenza, per non aver fornito un ampio preavviso. Purtroppo non abbiamo il dono della chiaroveggenza».

Lo rende noto la segreteria provinciale di Roma del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).

«Al di là dell’aspetto tragicomico della vicenda – aggiunge il sindacato – non crediamo ci sia “malafede” ma constatiamo invece un semplice vizio di legittimità nel promuovere quelle contestazioni da parte dell’Amministrazione, rimanendo soddisfatti dell’accoglimento dei ricorsi e ringraziando l’Ufficiale che, mostrando una lungimiranza fuori dal comune, ha archiviato quei procedimenti.».

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FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.