Buonconvento. Vittoria per la dignità dei Carabinieri

Ulteriore vittoria per la dignità dei Carabinieri. A seguito del comunicato stampa relativo alle condizioni dei militari presso la stazione carabinieri di Buonconvento, abbiamo ricevuto la notizia che il Generale Iannotti, Comandante della Legione Carabinieri Toscana, si è recato di persona presso quel Comando per accertarsi direttamente della situazione segnalata dal Nuovo Sindacato Carabinieri. Il Gen. IANNOTTI, avendo preso contezza della terribile e precaria condizione lavorativa dei suoi Colleghi, sembrerebbe abbia incontrato anche il sindaco del comune, invitando il Primo Cittadino a trovare una sistemazione alloggiativa salubre, sicura e dignitosa, per i militari che, quotidianamente, lavorano in quel territorio.Questo sindacato, (nelle personale del Segretario Regionale, Provinciali e quelli di sezione) è certo che l’impegno profuso dal Generale Iannotti “non lasci il tempo che trovi”, cercando di comprendere il perché di questa situazione che non ha avuto una risoluzione fattiva nel susseguirsi dei precedenti amministratori pubblici e dei vari Comandanti.Inoltre siamo convinti che il sindaco di Buonconvento, avendo sicuramente a cuore la sicurezza dei propri cittadini e dei Carabinieri che tutelano le varie Comunità, troverà una soluzione adeguata per consentire lo svolgimento delle attività mirate a preservare la sicurezza dei Concittadini attraverso la dignità di chi se ne occupa con dedizione .Come siamo certi che la Politica Toscana avendo contezza della mancata risoluzione del problema non si porrà dubbi nel voler interessare per un legittimo autorevole parere, il Ministro della Difesa.

Il Segretario Regionale Toscana

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FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri