NSC VENETO – CARPANESE e DI CANIO: Vuoti normativi e circolari interpretabili “logorano” il diritto alla mensa.

Il Carabiniere ha il dovere di lavorare, e il diritto di mangiare.

La Segreteria Regionale del Veneto, con  il proprio segretario generale, Irene Carpanese,  pone nuovamente l’accento sul fatto che la normativa, in materia di trattamento alimentare gratuito (T.A.G.), presenti dei “vuoti normativi” per quanto riguarda alcune particolari casistiche; a maggior ragione – prosegue  la sindacalista –  non è accettabile che, dove la normativa interna, contemplata in circolari varie e nelle pubblicazioni C-19 e N-29, è puntuale e ben chiara, venga molto facilmente disattesa da taluni Comandanti, creando inesorabilmente disagi nelle abitudini alimentari quotidiane dei carabinieri. Assodato che l’orario della pausa deve essere coerente con le ordinarie abitudini alimentari dei Carabinieri, è logico che queste non sono confacenti con pasti da consumarsi alle ore 11.30 o alle ore 16.30/17.30/18.30, per servizi con inizio alle ore 12 o alle ore 17/18/19, contrariamente a quanto vorrebbero i Comandanti più zelanti che non accettano l’interruzione, circostanza che può avvenire solo per esigenze di servizio avendo comunque cura che l’orario sia congruo per la consumazione del pasto, salvo casi di effettiva e assoluta necessità.

CARPANESE: “Oltre a tale quadro regionale, ulteriori segnalazioni arrivano a questa O.S. da iscritti beneficiari di Alloggio di Servizio, ai quali taluni Comandanti, negano la fruizione del pasto presso le mense di servizio, atteso che il caso di specie non è ben specificato nella normativa interna, durante i servizi perlustrativi, ovvero di O.P.. Questo divieto costringerebbe i militari beneficiari di ASGI ad evitare di fruire del pasto prima del servizio, cioè in quelle fasce orarie, sopra evidenziate, che sono palesemente non congrue e coerenti con le ordinarie abitudini alimentari degli italiani tutti, carabinieri compresi. A riguardo di questo specifico caso, questa O.S., assimilando il servizio perlustrativo agli impegni istituzionali improcrastinabili o contingenti situazioni operative chiede che, per il personale che beneficia di alloggio di servizio o abitazione privata presso la sede del reparto o nelle sue immediate vicinanze, possa usufruire del Trattamento alimentare gratuito presso la mensa di servizio, interpretando, in conclusione, che i servizi perlustrativi sono tra quelle attività che fattivamente gli impediscano di fruire della pausa per la consumazione del vitto presso la propria abitazione.

Di queste criticità,  conclude la Segreteria, al fine di risolvere i casi specifici argomentati e al fine di armonizzare le disposizioni in materia di consumazione dei pasti, è stato interessato, grazie allo studio del Segretario aggiunto Antonio Di Canio, il Comando Legione Veneto e il Comando Generale, al fine di provvedere a correggere quei Comandanti che male interpretano o disattendono le norme vigenti.

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