Per circa quindici minuti, sono rimasti sotto tiro, negoziando con un individuo che li minacciava con un fucile.
È accaduto ai carabinieri della Stazione di Santa Cecilia di Eboli, in provincia di Salerno, la sera dello scorso venerdì 20 giugno, sulla Strada Provinciale 175.
Mentre erano impegnati in un servizio di perlustrazione, la loro attenzione è stata richiamata da un’autovettura che, lampeggiando e suonando il clacson, seguiva i militari con insistenza.
Giunti in via Francesco Mimbelli, i militari decidevano di fermarsi per prestare eventuale soccorso ma, ancora prima di scendere dall’auto di servizio, il conducente del veicolo arrestava la marcia bruscamente, apriva lo sportello anteriore sinistro e posizionandosi in piedi sul montante, imbracciava un fucile modello carabina.
Momenti di altissima tensione, che hanno visto i carabinieri sotto minaccia con parole inequivocabili: “Se non mi uccidete, ucciderò io voi, e se non lo fate subito mi avvicino anche”.
Malgrado il fucile puntato addosso, i militari, dimostrando straordinario sangue freddo ed encomiabile lucidità, in quegli attimi concitati decidevano di non ricorrere immediatamente all’arma di ordinanza: una scelta motivata dalla volontà di evitare un possibile conflitto a fuoco che avrebbe messo a repentaglio i numerosi civili presenti e provenienti dalla spiaggia.
Grazie a una delicata opera di mediazione, condotta in un momento di estrema vulnerabilità con abilità e determinazione, il soggetto ha riposto l’arma nella propria autovettura.
L’individuo, a cui i militari si erano avvicinati per metterlo in sicurezza, si scagliava però improvvisamente contro uno dei carabinieri, tentando di strappargli la pistola dalla fondina afferrandone il calciolo.
Solo la prontezza e la reazione immediata degli operanti, coadiuvati dall’arrivo di altri colleghi in supporto e grazie al sistema di sicurezza della fondina, evitavano che il soggetto riuscisse nel suo intento.
A quel punto, l’individuo veniva immobilizzato, messo in sicurezza e arrestato, per poi essere condotto presso gli Uffici del Comando Stazione di Santa Cecilia di Eboli in attesa del rito direttissimo.
LE PAROLE DEL SEGRETARIO GENERALE REGIONALE DI NSC CAMPANIA FRANCESCO NAPOLI
Elogio alla professionalità e al coraggio dei colleghi di Eboli di fronte al grave pericolo sperimentato viene espresso dal Nuovo Sindacato Carabinieri Campania.
La Segreteria Regionale, guidata da Francesco Napoli, sottolinea come la tragedia sia stata evitata proprio grazie all’abilità dei militari sotto tiro e minaccia di un fucile.
“Esprimiamo il nostro plauso e la nostra più profonda ammirazione – afferma il segretario generale regionale – per le eccezionali doti di autocontrollo e mediazione manifestate, che hanno messo in luce non solo l’elevata preparazione dei militari, ma anche i costanti pericoli a cui le Forze dell’Ordine sono esposte quotidianamente nell’adempimento del loro dovere”.
“L’episodio di Eboli – continua Francesco Napoli – è l’ennesima riprova dei rischi incalcolabili che i carabinieri e, più in generale tutte le Forze dell’Ordine, affrontano ogni giorno per garantire la sicurezza dei cittadini: il coraggio, la professionalità e la capacità di gestione dello stress dimostrati dai colleghi di Eboli meritano il massimo riconoscimento”.
“La loro azione, mirata a scongiurare un conflitto a fuoco in presenza di civili – conclude – è un esempio lampante di altruismo e profondo senso del dovere e noi di NSC continueremo a batterci per garantire che i nostri carabinieri operino sempre nelle migliori condizioni di sicurezza e con gli strumenti adeguati per far fronte a minacce così gravi”.
La Segreteria Regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Campania