Trasferimenti, l’impegno del Nuovo Sindacato Carabinieri: “Il ripescaggio è un diritto, non un’opzione”

La Segreteria Nazionale esprime piena fiducia nel Comando Generale: "Attendiamo una risoluzione tempestiva, certi che le nostre istanze troveranno accoglimento"

Con una nota carica di determinazione, il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio indefesso impegno a tutela del personale, sollecitando l’avvio immediato delle procedure di ripescaggio per i trasferimenti.
L’iniziativa del sindacato sottolinea l’urgenza di una questione che tocca nel profondo la vita di numerosi militari e delle loro famiglie.
“Il nostro intervento – dichiara con forza la Segreteria Nazionale – è mosso dalla ferma convinzione che i ripescaggi non siano una mera possibilità residuale, ma un diritto concreto e irrinunciabile”.
“Per molti colleghi – aggiunge – questa procedura rappresenta l’unica, vera speranza di stabilità e ricongiungimento con i propri affetti: è una battaglia di dignità che combattiamo per chi, pur vivendo un disagio da anni, continua a servire lo Stato con immutata dedizione”.
L’azione del Nuovo Sindacato Carabinieri non si limita alla semplice richiesta ma si fonda su un dialogo costruttivo e sulla manifesta fiducia nelle capacità del vertice dell’Arma di comprendere e rispondere alle necessità del personale.
“Siamo pienamente fiduciosi che il Comando Generale – proseguono i rappresentanti sindacali – sotto la guida illuminata del Comandante Generale Salvatore Luongo, saprà dimostrare, anche in questa circostanza, la consueta sensibilità verso i suoi uomini e le sue donne”.
“La nostra fiducia – concludono – si basa sulla consapevolezza di un’Istituzione capace di ascoltare e agire per il benessere di chi ogni giorno ne onora l’uniforme: attendiamo una risoluzione tempestiva, certi che le nostre istanze troveranno accoglimento”.