Sospeso dal servizio per un reato prescritto. Il Tar dà ragione al Carabiniere e condanna Arma e Ministero

Poteva essere uno di quei casi di totale abbandono di un militare da parte della sua Amministrazione, invece il Tar gli ha restituito la dignità calpestata da un provvedimento ritenuto “illegittimo”.

Si tratta dell’ennesima vittoria del Nuovo Sindacato Carabinieri (Nsc) che ha assistito il collega e offrendo l’opportuna tutela legale, per tramite dell’avvocato Michele Dulvi Corcione, ha messo la parola fine a un vero e proprio incubo.

“Il collega – fa sapere la segreteria regionale Campania del Nuovo Sindacato Carabinieri – era stato sospeso dal servizio per sei mesi, con decurtazione dello stipendio e un trasferimento mortificante da parte del vice comandante generale dell’Arma, per un reato avverso cui l’autorità giudiziaria ha ritenuto di non doversi procedere per intervenuta prescrizione, mentre per un secondo reato connesso al primo è stato addirittura assolto. Un episodio – continuano i sindacalisti – umiliante e di estrema sofferenza per il collega, che avrebbe potuto portare alla depressione e a gesti anticonservativi, oramai troppo frequenti. Nsc segna questa ennesima vittoria che vede reintegrato il collega e soccombere Ministero della Difesa e Comando Generale, che dovranno sostenere le spese legali”. 

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