“ NSC: PRENDERE LE DISTANZE DA CHI VUOLE AVVELENARE I POZZI DELLA DEMOCRAZIA”

A 6 giorni dal 1° Congresso Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri vogliamo tranquillizzare i nostri iscritti e i nostri dirigenti che è in corso un legittimo e democratico dibattito che il 27 settembre sfocerá in una votazione che esprimerá una rinnovata Segreteria Nazionale che guiderà il Sindacato per i prossimi 4 anni. Una lista che parteciperá al Congresso sarà certamente guidata dal Segretario Generale uscente Massimiliano Zetti, voluto da una corposa e nutrita schiera di regioni, quale rappresentante e attuatore di un programma sindacale di ampio respiro, che nasce dai territori e frutto di un “LABORATORIO” di idee. Prendiamo le distanze da chi tenta di avvelenare i pozzi del confronto congressuale facendo presagire terremoti o duelli all’ultimo sangue quali fosse in ballo la vita e la morte di qualcuno. Abbiamo sempre resistito alle pressioni e alle interferenze esterne negli anni passati alla guida del Nuovo Sindacato Carabinieri, ispirandoci sempre ai principi di lealtà e correttezza, ritenendoli valori non negoziabili e continueremo a resistere tali pressioni. Chi tenta di inquinare il libero dibattito democratico con messaggi apocalittici, non fa del male a quella o a quell’altra lista, ma danneggia TUTTO il Sindacato. Siamo sicuri che terminata la fase congressuale, tutti i dirigenti Nazionali, Regionali e Provinciali, metteranno da parte i momenti di diversità di idee che avranno comunque arricchito il dibattito e si metteranno di nuovo al lavoro nell’esclusivo interesse degli iscritti del Nuovo Sindacato Carabinieri, collaborando con la Nuova Segreteria Nazionale che risulterà eletta. Massimiliano Zetti, Segretario Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri

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FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri