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NSC: “La bozza della Legge di Bilancio 2026 non inverte la rotta e consolida la povertà professionale nel Comparto Sicurezza e Difesa”

Le riflessioni e le osservazioni del segretario generale vicario del Nuovo Sindacato Carabinieri Michele Capece sulla bozza della Legge di Bilancio 2026: misure insufficienti che tradiscono il riconoscimento dovuto

di Michele Capece – segretario generale vicario del Nuovo Sindacato Carabinieri

Il Nuovo Sindacato Carabinieri si fa portavoce della crescente insofferenza e del sentimento di disillusione che pervade il personale in divisa.

Il Comparto Sicurezza e Difesa è l’unica articolazione dello Stato che ha continuato a operare in condizioni di strutturale sofferenza economica e organica, garantendo stabilità e ordine pubblico anche nei momenti di maggiore crisi nazionale.

Riconoscendo la vicinanza espressa dal Governo, NSC, per il tramite del segretario vicario Michele Capece è costretto a dichiarare: “La bozza della Legge di Bilancio 2026, con le sue misure insufficienti, tradisce il riconoscimento dovuto e rischia di consolidare la condizione di povertà professionale”.

Abbiamo fatto il nostro dovere in sofferenza, esigiamo che il Governo faccia il suo, adottando immediatamente soluzioni finanziarie e strutturali.

1. RICONOSCIMENTO ECONOMICO

  • L’aumento nominale “probabile” del 5,4% per il rinnovo contrattuale 2025-2027 è una cifra irricevibile e irrispettosa.
    Essa non copre il debito inflattivo storico, stimato oltre il 18%, e consolida la percezione che il servizio in divisa sia un onere da contenere e non l’investimento primario dello Stato.
  • È necessario garantire un aumento stipendiale strutturale non inferiore al 10% sulla parte fissa del trattamento economico, come atto dovuto per il sacrificio professionale e a riconoscimento della particolare specificità.

2. LA QUESTIONE PREVIDENZIALE

Non è più tollerabile che il personale, dopo anni di dedizione operativa, sia “tradito” al momento del congedo.
La dignità di un militare o di un poliziotto si misura anche nella certezza del suo futuro pensionistico.

AREA DI INGIUSTIZIALA DETERMINAZIONE NSC
Differimento TFS/TFREsigiamo l’eliminazione completa e strutturale del differimento, con erogazione integrale nei tempi tecnici (massimo 90 giorni). La liquidazione è un diritto acquisito, non un prestito a tasso zero allo Stato.
Coefficienti di Trasformazione (CdT)Denunciamo l’iniquità dell’automatismo di adeguamento all’aspettativa di vita. Chiediamo la correzione immediata dei CdT e il blocco del meccanismo, riconoscendo l’usura professionale.
Fondo PrevidenzialeSi rende imperativo lo stanziamento di risorse per l’istituzione di un robusto Fondo di Previdenza Complementare di Comparto.
Requisiti pensionisticiSia “rimessa nel cassetto” la rischiosa idea di elevare i requisiti pensionistici già previsti per il personale del Comparto Sicurezza e Difesa. Il particolare servizio richiede rapidità e capacità elevate di risoluzione del rischio, aumentare l’età degli operatori compromette le finalità specifiche del ruolo.

3. RISANAMENTO ORGANICO: CESSARE LA SOFFERENZA OPERATIVA

Il turnover insufficiente è una causa diretta della sofferenza operativa.
Esso genera carichi di lavoro insopportabili, ritarda l’operatività e svaluta l’esperienza.

  • La proposta del NSC: chiediamo un Piano di Assunzioni Straordinario per il Comparto, garantendo un turnover al 120% o superiore per recuperare il “debito organico” e dare respiro al personale in servizio.
  • NSC suggerisce di finanziare tale operazione mediante una Spending Review selettiva sul turnover degli Enti amministrativi dello Stato non operativi, destinando i risparmi alla piena operatività della sicurezza.

4. LA VIA PER IL RICONOSCIMENTO TRAMITE UN PIANO FINANZIARIO DI RECUPERO

Per sostenere lo sforzo richiesto, NSC avanza al Governo una soluzione finanziaria che sfrutta il gettito straordinario generato da crisi sistemiche, onorando il principio di equità sociale.

  • Extra-Profitti energetici: i 6,1 miliardi di euro incassati devono essere utilizzati con priorità assoluta per finanziare l’aumento contrattuale (10%) e la copertura finanziaria per l’Abolizione del Differimento TFS/TFR.
  • Extra-Profitti bancari: chiediamo al Governo di valutare l’applicazione di un solido Contributo di Solidarietà sulle Banche, vincolando una parte dei proventi al risanamento dei debiti previdenziali e contrattuali del Comparto Sicurezza e Difesa.

Il segretario generale vicario, Michele Capece, conclude: “Il Comparto ha operato in anni di crisi garantendo la stabilità a prezzo della propria sofferenza. Abbiamo onorato il sacrificio, ora esigiamo che si onori la nostra dignità con un riconoscimento alla specificità. Il Nuovo Sindacato Carabinieri rinnova la propria fiducia nel Governo affinché compia un atto di coraggio e responsabilità, trasformando l’attuale insofferenza in una ritrovata dignità professionale, anche attraverso le nostre soluzioni. Non siamo una spesa da contenere; siamo l’investimento irrinunciabile e primario per la sicurezza della Nazione.”

Nuovo Sindacato Carabinieri

LA NOSTRA FORZA, LA TUA DIGNITÀ.

IN PRIMO PIANO

“Superamento dell’atto dovuto”, il Nuovo Sindacato Carabinieri deposita in Cassazione una proposta di Legge di iniziativa popolare

Un momento storico per la tutela del personale in divisa e per l’intero Comparto Sicurezza e Difesa.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri annuncia il deposito ufficiale, avvenuto venerdì 19 settembre, presso la Corte Suprema di Cassazione, della sua proposta di Legge di iniziativa popolare intitolata “Superamento dell’atto dovuto”.
La proposta è stata inserita nell’edizione della Gazzetta Ufficiale di sabato 20 settembre.

NSC

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