Nsc e Assomil insieme per perorare parità di trattamento del personale

Il bando per la partecipazione al concorso in oggetto continua a discriminare i Carabinieri Forestali.
Parliamo di Lavoratori che, già privati di diritti come appartenenti a una forza di polizia ad ordinamento civile, ora si vedono anche sminuiti della loro esperienza dall’Amministrazione, che prevede titoli diversi da quelli considerati per i Carabinieri nativi (ancorché specializzati TFAA), annullando di fatto il loro passato professionale.
Parliamo di posti a bando: 24 per circa 2700 carabinieri forestali aventi titolo, e 4 per i 150 ex ruoli tecnici forestali, a fronte di 14 per i 130 carabinieri specializzati TFAA, con un evidente squilibrio di possibilità offerte in termini percentuali per l’accesso ai posti disponibili.
Nemmeno la recente proroga di scadenza del bando riesce lontanamente a sanare la non equa ripartizione dei posti messi a bando, in particolare nei confronti dei Forestali sperequazione subita dai Forestali in termini di posti riservati, nonostante l’aumento di circa il triplo degli aventi titolo fra i TFAA.
Inoltre come se non bastasse la sperequazione subita dai Forestali in ordine ai posti riservati, siamo in presenza di ulteriori discrimini subiti dal personale proveniente dal disciolto Corpo forestale dello Stato che andiamo ad evidenziare. A differenza dei “nativi” il punteggio per il periodo lavorativo trascorso fuori dalla regione di origine non viene riconosciuto valido ai fini del punteggio concorsuale, col risultato di non tenere in considerazione chi ha svolto un periodo lontano dalla stessa. Oltre a non considerare come validi per lo stesso punteggio concorsuale i periodi di servizio prestati in sedi disagiate antecedenti l’assorbimento, di fatto annullando tutto quanto avvenuto prima del 01.01.2017.
Per quanto riguarda la sede disagiata, la stessa viene calcolata solo dal 01.1.2017, come se aver lavorato in forestale nella stessa sede, oggi riconosciuta disagiata, non fosse considerato periodo lavorativo pari a quello svolto nell’Arma.
Anche per il Comando in sede vacante, mentre per i Carabinieri vengono conteggiati ogni singolo giorno, al carabiniere forestale il singolo giorno conta solo al compimento di almeno 6 mesi continuativi.
In sostanza si viene a creare un vero e proprio squilibrio livellamento che, non riconoscendo sacrifici e capacità al pari dei “nativi”, crea ovvi dissapori fra colleghi.
L’Arma, che celebra la polizia ambientale più grande d’Europa, continua a trattare i Forestali che ne costituiscono la struttura e la sostanza, come Lavoratori che appaiono non integrati a pieno titolo. continuando ad operare una vera e propria disparità di trattamento, Azione questa che viene vissuta da molti Forestali come atti “discriminatori”.
Chiediamo pertanto al Comando Generale di avviare una indagine conoscitiva per appurare lo stato di pari opportunità concorsuali.

Comunicato congiunto del Nuovo Sindacato Carabinieri – Segretario Generale Zetti e Assomil con il Segretario Generale Menichini

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