Dopo aver affrontato le tematiche dell’ordine del giorno, NSC ha rappresentato, con tanto di piattaforme programmatiche depositate al tavolo tecnico, la situazione critica in cui versano i reparti della linea territoriale (stazioni, tenenze, centrali operative e radiomobile), esigendo una doverosa attenzione sugli aspetti organici e di impiego: in particolare, è urgente un potenziamento della forza organica di questi reparti, per tutelare il servizio dei singoli carabinieri, nonché un eventuale riassetto degli impieghi, per ottimizzare l’efficienza di questi servizi essenziali e predisposti al pronto intervento.
Inoltre è stata segnalata la persistente problematica di invio alle infermerie regionali di militari ai sensi dell’articolo 728 del TUOM, congestionando i nuclei di psicologia e rischiando di rendere inefficiente questo servizio molto importante per il benessere dei colleghi. Inutile sottolineare come oggi i livelli di stress da lavoro siano tali da richiedere investimenti importanti su questo settore, a tutela del personale che puntualmente viene logorato dalla mole di lavoro, anche a causa del sopra menzionato problema di organico.
In conclusione, il Nuovo Sindacato Carabinieri ha chiesto al Comandante Generale Luongo di aprire le posizioni dei sovrintendenti, valutando anche la possibilità di far accedere i concorrenti alle posizioni degli ispettori che rimangono vacanti. In questo modo, la presenza di UPG risulterebbe comunque garantita sul territorio nazionale, compensando quelle posizioni che altrimenti rimarrebbero vacanti. La procedura, a richiesta di NSC, deve necessariamente anche superare l’attuale condizione limitante dello scavalcamento per il personale specializzato addetti ai servizi di protezione, per evitare di perdere tale personale specializzato precludendone l’avanzamento di carriera.
Vi terremo aggiornati sui prossimi tavoli.
La Segreteria Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri