Il Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), con la massima fermezza e attraverso la voce del Segretario Generale Vicario, Michele Capece, esprime la sua totale e incondizionata solidarietà nei confronti del Segretario Provinciale di Roma, Fabio Manganaro.
Manganaro si trova costretto ad affrontare una nuova e umiliante fase processuale: un’azione civile intentata nientemeno che da Gabriel Natale Hjorth, soggetto già condannato per concorso in omicidio del Brigadiere Mario Cerciello Rega.
Siamo di fronte a un paradosso giudiziario inaccettabile: un individuo riconosciuto responsabile di un atto criminale a danno di un Carabinieri che pretende un risarcimento danni da parte di un altro Carabinieri che, in servizio, ha agito per dovere istituzionale.
Come si evince dagli atti, nonostante la condotta di Manganaro, Maresciallo dell’Arma, sia stata valutata dalla Corte d’Appello come priva di dolo, ovvero senza alcuna intenzione criminosa, e abbia avuto come unico scopo quello di tutelare la sicurezza fisica e psicologica dello stesso Hjorth durante le fasi di Polizia Giudiziaria, il Maresciallo è comunque chiamato in causa.
Questa richiesta di risarcimento, presentata da un condannato nei confronti di un tutore dell’ordine, rappresenta un attacco diretto e morale all’intera Istituzione. Essa non solo impone al Maresciallo Manganaro l’onere di un ulteriore, logorante calvario giudiziario, ma mina in maniera significativa la sua carriera, la sua reputazione e la sua vita personale.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri è al fianco di Fabio Manganaro. La sua professionalità, dedizione e onorabilità non sono in discussione, e respingiamo con forza ogni tentativo, anche indiretto, di destabilizzare il suo ruolo e minare la fiducia nell’operato delle Forze dell’Ordine.
Una situazione di questa portata solleva questioni etiche e legali di primaria importanza sull’equilibrio tra la tutela dei Carabinieri e il diritto al risarcimento. Permettere che un individuo condannato possa agire legalmente per un indennizzo contro chi ha semplicemente svolto il proprio dovere è come brandire una “spada di Damocle” su tutti gli operatori di polizia, inviando un messaggio profondamente demotivante e destabilizzante.
È intollerabile che un servitore dello Stato debba difendersi in sede civile da chi è stato condannato per aver concorso a un omicidio. Questa prospettiva mina seriamente la serenità, l’efficacia operativa e la motivazione di chi, ogni giorno, rischia la propria incolumità per la sicurezza collettiva.
La risposta è nella nostra Proposta di Legge
Il caso del Maresciallo Manganaro è l’emblema di quanto il Nuovo Sindacato Carabinieri sta denunciando da tempo e che ci ha spinto a promuovere la Proposta di Legge di iniziativa popolare per il superamento dell’“Atto Dovuto”. Questa vicenda dimostra in maniera drammatica la necessità di garantire al personale in divisa, che agisce in rapporto di immedesimazione organica con lo Stato, la piena copertura legale e risarcitoria.
In particolare, la nostra Proposta prevede che l’eventuale risarcimento dovuto a terzi a titolo di responsabilità civile sia posto a carico dell’Amministrazione di appartenenza, sollevando l’operatore da un onere economico ingiusto. Essa mira, inoltre, a “sterilizzare” tutti gli effetti amministrativi e di carriera che creano “pregiudizio” al personale fino a sentenza irrevocabile di condanna.
NSC è al fianco del Segretario Provinciale Fabio Manganaro per sostenerlo e superare insieme a lui questa iniqua battaglia giudiziaria, ribadendo che la difesa dei diritti, dell’onore e dell’integrità dei Carabinieri è e resterà la nostra priorità assoluta. Invitiamo tutti i cittadini a sostenere questa fondamentale battaglia di dignità apponendo la propria firma tramite CIE/SPID al sito web: www.supportiamoleforzedellordine.it o recandosi presso il proprio comune di residenza.