La Segreteria Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri manifesta profonda preoccupazione a causa del diffuso malcontento tra il personale dell’Arma in merito ai criteri restrittivi stabiliti dalla Pubblicazione n. 8 del Comando Generale per l’accesso ai corsi di formazione e abilitazione.
Riteniamo inaccettabile che pregresse sanzioni disciplinari di stato rappresentino un ostacolo automatico alla crescita professionale dei nostri militari.
Si tratta di una prassi che, a nostro avviso, si pone in palese contrasto con i principi fondamentali di non discriminazione e proporzionalità sanciti dalla Costituzione Italiana e dalle direttive europee, configurandosi come una perdita di preziose risorse umane per l’Arma.
NSC: “DISCRIMINAZIONE INGIUSTIFICATA”
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce con fermezza la centralità del principio di non discriminazione contenuto nell’Articolo 3 della Costituzione Italiana.
Escludere a priori la partecipazione a percorsi formativi e abilitativi sulla sola base di sanzioni passate, senza un’analisi approfondita del singolo caso e del profilo corrente del militare, costituisce una discriminazione ingiustificata, soprattutto in considerazione del quotidiano impegno del personale in compiti di elevata responsabilità.
È obbligatorio superare la logica dell’automatismo ostativo a favore di un sistema di valutazione individuale e proporzionale, che deve necessariamente considerare la natura e la gravità della sanzione, il tempo trascorso, l’evoluzione professionale e comportamentale, le attuali capacità e motivazioni e il potenziale contributo derivante dall’acquisizione della specifica abilitazione all’efficienza dell’Arma.
Pertanto, pur riconoscendo il ruolo e le finalità delle sanzioni disciplinari, il Nuovo Sindacato Carabinieri crede fermamente nella capacità di recupero e nella valorizzazione della professionalità del personale.
L’esclusione aprioristica dai percorsi formativi mortifica i processi di ravvedimento e priva l’Arma di risorse che, adeguatamente formate, rappresenterebbero un significativo valore aggiunto.
LE PROPOSTE DI NSC
Appare inoltre contraddittorio che militari con sanzioni disciplinari di stato siano quotidianamente impiegati in servizi operativi delicati, inclusi quelli di pronto intervento, mentre venga loro negato l’accesso a corsi che ne accrescerebbero ulteriormente le competenze e l’efficacia operativa.
Per tutte le ragioni descritte, il Nuovo Sindacato Carabinieri, con una “piattaforma propositiva”, ha richiesto formalmente al Comando Generale dell’Arma la revisione e la modifica della Pubblicazione n. 8, con l’obiettivo primario di eliminare i criteri ostativi automatici basati esclusivamente sulla presenza di sanzioni disciplinari di stato, inclusa la formazione per la GSE, la Guida Sicura di Emergenza, e ogni altra abilitazione.
A tal fine, proponiamo l’istituzione di una Commissione di Valutazione Multidisciplinare, composta da rappresentanti del Comando, esperti in psicologia del lavoro e rappresentanti sindacali, incaricata di esaminare le istanze di partecipazione ai corsi.
È altresì fondamentale la definizione di criteri di valutazione chiari e trasparenti, che tengano conto della tipologia e della gravità della sanzione, del tempo trascorso, della condotta complessiva, delle motivazioni del militare e del parere dei superiori gerarchici attuali.
La Segreteria Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri è convinta che l’accoglimento di queste proposte rappresenterebbe un passo fondamentale verso un sistema più equo, proporzionato e orientato alla valorizzazione del capitale umano dell’Arma, rafforzandone l’efficienza e la professionalità complessiva.
Ci dichiariamo pienamente disponibili a un dialogo costruttivo e collaborativo con il Comando Generale per discutere nel dettaglio le nostre proposte e individuare soluzioni condivise, anche alla luce dell’attivazione della piattaforma partecipativa IdeArma.
Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri