Gran Premio Formula 1 di Monza. L’analisi critica sulle condizioni di servizio del personale carabinieri di NSC Lombardia

I colleghi della Sezione Radiomobile di Monza, già impegnati in un sistema di turni in quinta che comporta evidenti sacrifici, si vedono costretti a svolgere servizi con un orario di inizio definito ma senza alcuna certezza sull'orario di fine

Il Gran Premio Formula 1 di Monza, appuntamento di risonanza internazionale, si avvicina e, come ogni anno, il nostro personale dell’Arma dei Carabinieri è chiamato a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico in un evento che attira migliaia di persone, tra cui numerose personalità pubbliche e private.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri non può esimersi dal sollevare una profonda e doverosa riflessione sulle condizioni in cui i colleghi della Sezione Radiomobile di Monza si trovano a operare durante il Gran Premio.
Ci è stato segnalato, e purtroppo ne abbiamo conferma, che anche per questa edizione al personale non è concessa la possibilità di fruire di riposi settimanali o licenze, con la consueta motivazione delle “esigenze di servizio”.
Pur riconoscendo la necessità di un’imponente cornice di sicurezza, non possiamo accettare che il diritto al riposo e alla vita privata del nostro personale venga sistematicamente calpestato.
Le segnalazioni più preoccupanti riguardano proprio l’organizzazione dei turni.
I colleghi della Sezione Radiomobile di Monza, già impegnati in un sistema di turni in quinta che comporta evidenti sacrifici, si vedono costretti a svolgere servizi con un orario di inizio definito ma senza alcuna certezza sull’orario di fine.
Tale prassi, purtroppo non nuova, espone il personale a un carico di lavoro eccessivo e logorante, privandolo della possibilità di recuperare le energie necessarie e di pianificare la propria vita al di fuori del servizio.
A ciò, si aggiunge l’assenza di un adeguato indennizzo per ordine pubblico, un riconoscimento economico che sarebbe doveroso per il gravoso impegno richiesto in giornate di tale intensità.
Questo mancato compenso rappresenta una grave mancanza, che svaluta il sacrificio e l’impegno profuso dai colleghi.
È paradossale che, mentre la città si anima per il Gran Premio, i carabinieri che ne garantiscono la sicurezza non abbiano nemmeno il tempo o la possibilità di assistere a una parte dell’evento per cui si stanno prodigando.
Essi vedono il Gran Premio da lontano, attraverso il loro servizio, senza poter godere dello spettacolo che contribuiscono a rendere possibile.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri condanna fermamente questa gestione del personale che, pur non essendo in alcun modo responsabile, ne subisce le conseguenze.
Ci impegneremo a portare la questione nelle sedi opportune, affinché la professionalità e il sacrificio del personale di Monza non siano più dati per scontati.

La Segreteria Regionale Lombardia del Nuovo Sindacato Carabinieri

NSC

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