«Il servizio andato in onda a Le Iene sulla mancata funzionalità dei dispositivi antistalking, è materia conosciuta al Nuovo Sindacato Carabinieri, in quanto lo scorso marzo proprio sul punto, abbiamo inviato una nota al Comando Generale sulle problematiche annesse al sistema e sulle tutte le difficoltà rilevate dal personale preposto alla gestione, a cui con grande dispiacere non abbiamo mai avuto risposta».
Così Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).
«Le misure di controllo e di prevenzione a favore delle vittime di violenze di genere o di stalking creano un forte allarme sociale, soprattutto in considerazione dell’altissima recidività di questo tipo di reati. I braccialetti elettronici sono il supporto fondamentale per gli operatori di sicurezza nel controllo dei soggetti socialmente pericolosi e/o sottoposti a misure restrittive della libertà personale, ma soprattutto a salvaguardia delle vittime, troppo spesso vulnerabili ed indifese. Tuttavia – dice Castello – abbiamo nuovamente constatato che i casi di interruzioni del servizio, o addirittura non funzionamento, sono troppi, con la relativa instabilità delle vittime nel constatare la cosa. È chiaro che ciò dipenda dal malfunzionamento della gestione del sistema e/o del software e non sicuramente ad una pessima gestione da parte delle migliaia di uomini e donne che quotidianamente prestano il loro servizio per contrastare il fenomeno. Ci auguriamo, un intervento del Ministro dell’Interno Piantedosi, per una verifica urgente di tutto il sistema di vigilanza, controllo e supporto, a tutela delle vittime ma soprattutto a tutela della credibilità delle forze dell’ordine che quotidianamente vengono messe in discussione proprio per il malfunzionamento del sistema elettronico non dovuto ad errore umano degli operatori di polizia».