I segretari nazionali del Nuovo Sindacato Carabinieri Irene Carpanese e Ilario Castello, intervengono in merito ai dolorosi fatti di Bolzano, dove due militari si trovano indagati in relazione a un tragico incidente stradale. L’indagine, che riguarda una presunta omissione nel rilevare e contrastare un veicolo in contromano, espone in modo crudo e inequivocabile il paradosso istituzionale che la nostra categoria vive quotidianamente: l’operatore in divisa, baluardo insostituibile di legalità e sicurezza, è immediatamente esposto al “calvario” personale e professionale dell’iscrizione sul registro degli indagati.
“È fondamentale – puntualizza Irene Carpanese – che l’opinione pubblica e la politica comprendano la natura unica del nostro lavoro: le Forze di Polizia e le Forze Armate non sono un comparto qualunque e il nostro impegno è la garanzia che consente a ogni cittadino di vivere serenamente”.
“Ogni nostra azione – aggiunge – è espressione della funzione e dell’autorità dello Stato, e il nostro personale opera quotidianamente in contesti di elevato stress, urgenza e pericolo”.
In un sistema di tutele inadeguato, l’episodio di Bolzano è emblematico: non è stata l’azione, ma la mera presenza o potenziale osservazione di un evento tragico a innescare il meccanismo automatico dell’“atto dovuto”.
Questo automatismo è inaccettabile e genera un’implicazione personale e reputazionale immediata.
“Il pensiero nefasto di questa prassi – evidenzia Ilario Castello, anche alla luce dei fatti di Milano Corvetto che lo stesso segretario ha potuto attenzionare in prima persona – è che alla lunga possa generarsi una potenziale esitazione operativa: si rischia che la percezione della dedizione professionale possa tradursi in un danno economico e di carriera inducendo negli operatori una cautela eccessiva che a sua volta potrebbe compromettere l’efficacia degli interventi e, di conseguenza, la sicurezza pubblica”.
“Questo non dobbiamo permetterlo – sottolinea – perché chi rischia la vita per lo Stato non può temere di essere penalizzato ingiustamente dal sistema che serve”.
Il caso di Bolzano non deve essere trattato come una semplice fatalità, ma come un campanello d’allarme sulle carenze strutturali che mettono a rischio la dignità e la capacità operativa delle Forze dell’Ordine.
“Invitiamo – esorta il segretario Irene Carpanese – tutti i colleghi e i cittadini a una lettura attenta e consapevole dei contenuti della nostra proposta di legge di iniziativa popolare, ricordando che la giusta ed equa tutela di chi opera per la collettività è un indicatore importante per valutare il livello di sicurezza e responsabilità della Nazione”.
“Raggiungete i banchetti di NSC che saranno attivati nelle piazze italiane – conclude il segretario Ilario Castello – perché ogni firma raccolta per la nostra proposta di Legge ‘relativa al superamento dell’atto dovuto è un appello accorato al Parlamento per garantire che chi protegge sia a sua volta adeguatamente protetto”.
Colleghi, il nostro futuro dipende dalla nostra volontà di creare le migliori condizioni operative per offrire un servizio utile e necessario.
I segretari nazionali del Nuovo Sindacato Carabinieri Irene Carpanese e Ilario Castello